Un gruppo in salute, che cresce e che, grazie al consolidamento nel suo tradizionale bacino di riferimento che abbraccia le regioni del Nord Ovest italiano, consolida la sua posizione nella classifica dei principali player nazionali dell'affollato e competitivo settore delle multiservizi italiane, dove si guadagna una sesta piazza che rappresenta un valore di assoluto rispetto, considerati storia e portata dei colossi che vi occupano le posizioni di vertice.
Questo è quadro che del Gruppo Egea emerge guardando ai principali dati del bilancio d'esercizio 2019, la cui approvazione rappresenta il piatto forte dell'assemblea dei soci in programma alle 17.30 di oggi, giovedì 18 luglio, al castello di Grinzane Cavour.
Trecento tra soci privati e pubblici – con in testa a questi ultimi il Comune di Alba – della multiutility guidata dal presidente e amministratore delegato PierPaolo Carini saranno chiamati ad approvare i conti di un esercizio di nuova crescita a partire dal fatturato, con un valore di produzione 2018 attestato a quota 781.4 milioni contro i 629 milioni dei dodici mesi precedenti: un incremento di un importante 24%.
In positivo anche il risultato d'esercizio, con l'Ebitda (l'utile prima di interessi, imposte e ammortamenti) attestato a quota 33.8 milioni di euro, migliorato del 23% rispetto al 2017, e l'utile netto per 5.3 milioni.
Una crescita che interessa anche l'assetto dimensionale del gruppo, che nel corso del 2018 ha visto ampliarsi il proprio perimetro di consolidamento, passato a un complesso di ben 23 società, con 9 realtà in più (comunque già operative nel contesto dell’attività del gruppo) rispetto al 2017.
Significativi poi gli investimenti realizzati nel corso dell'anno: 22 milioni di euro, il 24% dei quali per il teleriscaldamento, il 27% impegnato sul fronte del ciclo idrico integrato, il 17% per l’illuminazione pubblica, il 9% per la distribuzione gas, il 12% per i progetti legati all’ambiente e alle energie rinnovabili.