"Le prenotazioni rappresentano una difficoltà per i cittadini, l’accesso all’isola ecologica deve ritornare libero".
A sollecitare un ritorno all’antico circa la gestione del centro di raccolta che la Società Trattamento Rifiuti (Str) gestisce al Mussotto non è più soltanto il comitato di quartiere della frazione, col suo presidente Giovanni Lano (leggi qui), ma il Comune, nella persona del suo assessore all’Ambiente Marco Marcarino.
In attesa che il sindaco decida su come procedere circa la sua intenzione di fare un passo indietro dall’impegno amministrativo (ne davamo conto qui), l’esponente della Giunta Bo torna infatti su un tema che in estate era finito anche all’attenzione del Consiglio comunale, ma rispetto al quale la controllata del Coabser, il Consorzio Albese Braidese Servizi Rifiuti (di cui Marcarino è peraltro consigliere d’amministrazione, incarico che spiega di voler mantenere), non sembra intenzionata a voler tornare indietro.
"Sono mesi che chiediamo ufficialmente al Coabser di fermare la sperimentazione dell'obbligatorietà della prenotazione all'isola ecologica del Mussotto per le utenze domestiche", spiega Marcarino ricordando le "segnalazioni di disfunzioni con respingimento di cittadini senza prenotazione giunte non soltanto dal Comitato di Quartiere tramite il suo presidente Giovanni Lano, ma anche da numerosi cittadini non solo dell’Albese", e anche come una prima formale richiesta avanzata dagli uffici comunali sia rimasta finora lettera morta.
"Nuovamente – continua – chiediamo con forza che l'accesso alle isole ecologiche siano nel limite del rispetto dell'orario prescelto per le utenze che effettuano la prenotazione del conferimento beneficiando dell'accesso prioritario ai centri di raccolta, mentre le altre utenze domestiche che per svariati motivi non riescano a prenotarsi non venga pregiudicato l'accesso. Anzi, direi di più sempre e solo per le utenze domestiche occorre semplificare e sburocratizzare i conferimenti, come ad esempio eliminare le limitazioni al conferimento dei rifiuti per barattoli di vernice e del 'fai da te'; la richiesta di disassemblare certe categorie di rifiuti ingombranti composti, come ad esempio un divano letto, può risultare un problema per molte utenze. Dovrebbe vigere il principio che l'utenza domestica che accede ai centri con la propria auto privata deve comunque poter scaricare quanto portato".
"Queste – conclude l’assessore – sarebbero soluzioni ottimali per accontentare i cittadini ed evitare il rischio di possibili scarichi abusivi, sia nelle vicinanze dei centri raccolta che in altri punti periferici del territorio. Dobbiamo aiutare i cittadini a rispettare l'ambiente, non rendergli la vita difficile o complicata. Anche solo registrare chi entra nelle isole ha un costo economico per la collettività e pochi benefici".