Per la Omlat, dopo 80 anni di lavoro nel settore metalmeccanico con specializzazione negli elettromandrini per torni, la corsa è finita. La storica azienda è stata decretata fallita dopo che i creditori, già nel novembre scorso, hanno rifiutato la proposta di concordato preventivo che, a detta della proprietà, avrebbe dovuto ripianare debiti risalenti al 2005.
E proprio una situazione debitoria protrattasi nel tempo, fino alla crisi del 2019, con la cessione del debito a una finanziaria, sembra essere tra i motivi rilevanti del fallimento, come conferma Domenico Calabrese, che segue la crisi aziendale per conto della Fiom Cgil: «La Omlat, che controlla anche la Comett di Corneliano – spiega sindacalista –, sta vivendo una situazione paradossale, che interessa 80 lavoratori tra le due aziende. A causare i problemi sono state difficoltà economiche che si protraggono da anni e che non sono state affrontate nei tempi giusti. L’attuale abbondanza di commesse e di lavoro non basta per uscire da una situazione irrimediabile».
Una situazione che vede l’azienda aperta, ma ormai sotto il controllo del curatore fallimentare, l’avvocato Giorgio Todeschini, con la supervisione del giudice delegato presso il Tribunale di Asti Marco Bottallo, che ha fissato al 22 aprile la scadenza per l’insinuazione dei creditori nel passivo societario. Ed il 23 maggio si valuterà la situazione contabile aziendale.
«L’aver concesso l’esercizio provvisorio – prosegue Calabrese – è stata sicuramente una mossa positiva. Per fortuna le spettanze ai lavoratori sono praticamente tutte coperte, inclusi i Tfr. La soluzione speriamo possa arrivare da un imprenditore, magari locale, pronto ad acquisire il gruppo Omlat e Comett per poter scommettere su due aziende che hanno dato tanto al territorio, che da decenni sono un punto di riferimento e che meritano ben altro futuro da quello che gli si prospetta in base allo stato attuale. La prossima settimana faremo una nuova assemblea con i lavoratori, e presto parleremo anche ai sindaci dei vari paesi del Roero coinvolti».
In Breve
venerdì 03 gennaio
giovedì 02 gennaio
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità
lavocedialba.it