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Attualità | 09 marzo 2022, 15:55

Torna in Calabria il monumento contro le guerre dell’artista canalese Gino Scarsi [FOTO]

Dopo tante vicissitudini l’opera inaugurata nel 1977 alla presenza di Primo Levi si appresta a ripartire alla volta di Acri, il comune cosentino che si candidò a ospitarla. L’autore: "Una rappresentazione tragicamente attuale"

Gino Scarsi posa davanti al suo monumento ai caduti di tutte le guerre, pronto a ripartire per la Calabria (foto Olga Scarsi)

Gino Scarsi posa davanti al suo monumento ai caduti di tutte le guerre, pronto a ripartire per la Calabria (foto Olga Scarsi)

Ritorna ad Acri, comune di poco meno di 20mila abitanti in provincia di Cosenza, il monumento contro le guerre, dedicato ai caduti e dispersi, realizzato nel 1977 dal fabbro scultore di Canale Gino Scarsi.

Il monumento che condanna militarismo, dittature e potere del denaro, venne e inaugurato nella capitale del pesco, in piazza Italia, alla presenza di Primo Levi e poi esposto in alcuni comuni della Granda, tra i quali Alba, Bra e Saluzzo.

Ebbe poi una serie di vicissitudini: donato ad Acri nel 1982 per essere posizionato nel piazza del centro cosentino, venne invece abbandonato in un deposito comunale insieme ad altri oggetti inutilizzati. Rinvenuto per caso da uno studente del locale liceo classico - che segnalò il fatto all'autore -, nel 2016 fu riportato a Canale per un doveroso e accurato restauro.

Nel dicembre 2019 il monumento di Gino Scarsi venne inaugurato per l'ennesima volta. Questa volta ad Alba, alla presenza dall’Amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Maurizio Marello. Riportato a Canale nell'attesa del trasferimento presso il Municipio di Acri, oggi ritorna al primo comune che lo aveva adottato.

Realizzato in piastre di ferro battuto per un peso totale di 15 quintali, l’opera presenta un’idra a tre teste, nella concezione dell’autore il militarismo, il fascismo e il capitalismo internazionale: il potere dei soldi che prevale sugli interessi del popolo. Il mostro al centro, con una baionetta, trafigge il cuore di un soldato nudo, così rappresentato, perché inerme al cospetto di queste tre forze.

Il monumento che rappresenta le forze negative che provocano i conflitti ben richiama ciò che sta succedendo non lontano dai nostri confini. Una rappresentazione che, come sottolinea Scarsi, sarebbe piaciuta a molti cittadini del Roero. "Mai come ora – spiega l’artista canalese –, con la guerra in corso tra Russia e Ucraina, il monumento è una rappresentazione tragicamente attuale. Molti peroravano la causa che tornasse nel nostro territorio, ma ho deciso di accettare la disponibilità di Acri, unico Comune che aveva deciso di posizionarlo su una pubblica piazza".

Tiziana Fantino

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