Vedere la città di Alba agli ultimi posti di una classifica non è sicuramente una consuetudine. Tant’è, e questa volta è proprio così: la capitale delle Langhe si trova al sest’ultimo posto (109ª posizione) della graduatoria stilata da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta inerente la percentuale di capacità di raccolta differenziata presente nei paesi di Langhe e Roero nel 2021.
Un dato forse atteso, anche perché la svolta alla differenziata per Alba è arrivata solo nel 2022 con l’importante inserimento del sacchetto codificato, che si aggiunge alle altre differenziate già presenti. Una novità che sta portando i suoi frutti e che permetterà alla città di scalare parecchie posizioni in graduatoria. Non stiamo parlando di una gara tra paesi ma di un atteggiamento virtuoso e rispettoso verso se stessi e l’ambiente in cui si vive.
Alcuni dati interessanti, prima di passare al caso di Alba: la provincia di Cuneo in generale è tra le province più virtuose con il 70,7% complessivo, mentre nelle Langhe e nel Roero sul podio salgono il paese di Castiglione Falletto (89,33%), Bra (89,32%) e Montelupo Albese (89,12%). Una curiosità indicativa: ben 21 paesi superano la soglia di differenziata dell’80%.
In questo quadro la città di Alba vuole essere protagonista, e lo sta facendo, reduce da un 2022 dove la novità del sacchetto numerato per l’indifferenziata, in vigore da luglio scorso, sta già portando risultati interessanti sul fronte dell’abbattimento del pattume indifferenziato con conseguente aumento di quello differenziato. Il tutto si trasforma in un risparmio di smaltimento per il Comune che potrà investire i soldi in altri servizi per il decoro urbano. Ora circa l’80% della popolazione albese ha ritirato il sacchetto, e si sta lavorando per sensibilizzare la restante fetta, anche se la percentuale raggiunta in poco tempo è positiva.
«I dati sulla raccolta differenziata - afferma Lorenzo Barbero, l’assessore all’ambiente - aggiornati al mese di novembre 2022 confermano la buona riuscita dell’iniziativa del sacchetto codificato per l’indifferenziata. Se guardiamo ai numeri è diminuita la quantità dell’indifferenziato, aumentata quella del differenziato, e, aspetto importante, nel complesso è stato prodotto il 10% in meno di rifiuti, segno che le persone, in fase di acquisto, sono anche attente a quei prodotti che creano meno spazzatura.
Vedere un +51% della raccolta organico rispetto allo scorso anno, un +34.1% di raccolta plastica, un +7.7% per il vetro, ed un +7.3% carta, fa ben sperare per un 2023 in cui si vogliamo incrementare ancora di più la raccolta differenziata, ed aumentare i numeri complessivi.
La popolazione ha accettato di buon grado questo significativo cambio di rotta, e ora cerchiamo di lavorare anche su chi fa parte di quel 20% che non ha ancora ritirato il sacchetto codificato.
Come assessorato dal 23 gennaio andrò nei comitati, ogni lunedì sera, per fare il punto della situazione nell’ottica di migliorare ancora di più la raccolta, anche in base alle indicazioni che arriveranno direttamente dai rappresentanti dei vari quartieri. Puntiamo a risalire alla grande la classifica di Legambiente, e credo che già in quella del 2022 ci sarà una ripresa di posizioni».
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