Quella in corso è sicuramente la stagione più travagliata di Cuneo Granda Volley da quando la società biancorossa è approdata nel massimo campionato femminile di pallavolo.
Da settembre, nell’ordine, si sono persi per strada il primo allenatore Luciano Pedullà, esonerato a meno di un mese dall’inizio del campionato, l’Amministratore Delegato Diego Borgna, dimissionario dopo un violento diverbio con Emanuele Zanini che nel frattempo aveva preso il suo posto e, qualche giorno dopo, anche il secondo allenatore Domenico Petruzzelli. “Per motivi personali”, recitava il comunicato stampa di quei giorni. Tradotto: Zanini e Petruzzelli non “cagliavano” proprio.
Un paio di mesi di tregua, poi altre dimissioni. Meno di trenta giorni fa se n’è andata la team manager Lidia Bonifazi: la sua rinuncia non è mai stata ufficializzata.
Una settimana fa, il clamoroso esonero di Emanuele Zanini.
Un tourbillon che trascinerebbe con sé anche il più spericolato tra gli equilibristi.
Quella di dare il “benservito” a Zanini è stata una scelta presa dopo le prestazioni non esaltanti degli ultimi tempi (Cuneo nel girone di ritorno non ha ancora vinto una partita ed anche l’eliminazione nei Quarti di Coppa Italia, pur per mano di uno squadrone come Conegliano, non è stata una gran performance), oppure studiata nel tempo? Lo abbiamo chiesto al direttore sportivo, Gino Primasso.
L'intervista completa è andata in onda ieri sera, durante la puntata settimanale della rubrica "Time out" condotta da Matteo La Viola e che riproponiamo in calce al pezzo.
“Né una né l’altra cosa – dice -, semplicemente pensata. Abbiamo visto che la squadra era in forte in difficoltà a seguire i dettami tecnici di Zanini ed abbiamo agito di conseguenza. Nulla da dire circa le capacità del tecnico: il lavoro lo ha fatto, tra l’altro prendendo una squadra in corsa. Chiaro che c’erano delle difficoltà in partenza, acuite da alcuni infortuni importanti. Insomma, abbiamo deciso di cambiare per dimostrare che non siamo una società che si lascia scivolare addosso le cose”.
Il coach uscente non sembra averla presa bene: durante un’intervista rilasciata a caldo al collega Gianni Scarpace de La Gazzetta dello Sport, Emanuele Zanini ha dichiarato di essere sorpreso e deluso della decisione presa dalla dirigenza cuneese: “A mente fredda probabilmente anche fra noi, società, giocatrici e staff tecnico -continua Primasso – avrebbe potuto esserci maggior chiarezza, ma le sensazioni che abbiamo avuto non sono state fuori dal mondo”.
Tutti questi stravolgimenti lascerebbero immaginare una società in affanno, ma il direttore sportivo smentisce: “Questo è un anno difficilissimo. Tante cose, concatenate tra loro e successe tutte insieme hanno chiaramente reso difficile il cammino. Inoltre siamo incappati in alcune situazioni che non hanno funzionato, alle quali bisognava porre rimedio in un’ottica futura. A dispetto di qualcuno che si diverte a mettere in giro certe voci, voglio dire che Cuneo Granda Volley è una società solida”.
Certo è che una girandola simile di avvicendamenti nel giro di pochi mesi, agli occhi di un profano sembra sinonimo di scollamento. Anche su questo punto il direttore sportivo è perentorio: “Le società si scollano e si incollano. Quelle forti sono formate da un gruppo coeso, che lavora con un unico scopo, ed è esattamente ciò che siamo noi in questo momento”.
Domani si gioca con Bergamo ed in panchina siederà ancora Simone Gandini, poi nei prossimi giorni l'annuncio di nuovo allenatore. Che, si spera, possa finalmente essere quello giusto: “Stiamo lavorando per un coach che non venga semplicemente qui a finire la stagione – chiude Primasso -, ma con il quale punteremo insieme a costruire basi e progetti futuri”.