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Attualità | 14 marzo 2023, 16:55

In posa sul monumento alle vittime dell’Heysel: "Una leggerezza, ce ne scusiamo"

Dopo la denuncia dell'associazione "Quelli di via Filadelfia" rimossa l’immagine che campeggiava su alcune pagine cuneesi del network Tecnorete: "Un incidente, non volevamo offendere nessuno"

Il monumento inaugurato a Cherasco nel 2016. Anche il prossimo 29 maggio sarà teatro di una cerimonia con la partecipazione di numerosi tifosi bianconeri

Il monumento inaugurato a Cherasco nel 2016. Anche il prossimo 29 maggio sarà teatro di una cerimonia con la partecipazione di numerosi tifosi bianconeri

"Quando commettiamo un errore siamo abituati a chiedere scusa immediatamente. E questo è di sicuro il caso. Lungi da noi il voler mancare di rispetto a un luogo simbolico, ma la leggerezza da noi commessa con quello scatto non ammette scuse o giustificazioni. La foto è già stata rimossa. Voglia porgere le nostre scuse a chi si è sentito offeso".

Questi i passaggi salienti della lettera che il team manager di Tecnocasa Franchising Giovanni Griotti ha indirizzato oggi all’associazione "Quelli di… Via Filadelfia" e al suo presidente Beppe Franzo in merito al caso, segnalato dal sodalizio, della foto aziendale scattata sul monumento che dal 2016 a Cherasco ricorda le 39 vittime dell’Heysel.

Tra quanti si sono immediatamente spesi per chiarire l’equivoco il sindaco di Cherasco Carlo Davico: "Certamente è stato un gesto non voluto, un incidente. E’ vero che ogni anno, il 29 maggio, davanti al monumento, si tiene una partecipata cerimonia in ricordo di quella tragedia e delle sue vittime, ma chi ha improvvisato quella foto non ne aveva evidentemente contezza. Non c’era l’intenzione di offendere nessuno".

"Una leggerezza, certamente un’azione non voluta", conferma Luca Fissore, responsabile di zona di Tecnorete, network di agenzie immobiliari sulle cui pagine era comparsa quell’immagine, scattata su un set improvvisato probabilmente con leggerezza, ma "di sicuro senza l’intenzione di voler mancare di rispetto a nessuno, tantomeno ai parenti dei cari che in quel luogo sono ricordati. In questo senso – vuole rimarcare – ci uniamo alle sentite scuse che tutto il gruppo ha rivolto all’associazione e ai parenti delle vittime".

 

[Lo scatto ora rimosso dalle pagine web del network]

Redazione

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