91 anni, di cui molti passati a coccolare i suoi amati vigneti di Tenuta Langasco, lavorati con pazienza certosina e con grande passione. Ieri (18 aprile) Alba ha dato l’estremo saluto a Valerio Sacco, un uomo che ha sempre creduto nella terra, nella vitivinicoltura e nella natura.
Chi lo conosceva lo ricorda come un uomo che amava le Langhe, e che ne diffondeva la bellezza e l’unicità. Lascia i figli Claudio con Patrizia, Piera con Carmelo, e Sergio, oltre che sorelle e parenti tutti. La salma riposa nel cimitero di Alba.
«La nostra comunità di Madonna di Como - afferma il consigliere comunale con delega all’agricoltura Mario Sandri, caro amico del defunto, in un post di ricordo su Facebook - perde un uomo innamorato del lavoro che teneva i suoi vigneti come un giardino.
Valerio è sempre stato costantemente in vigna con la minuziosa pazienza che rispecchiava e rispettava i tempi della natura. L’attenzione ai suoi vigneti di Tenuta Langasco è stata la sua missione di vita. Ha sempre trattato la vigna come una balia fa con i bambini piccoli.
Una persona divenuta esempio di vero patriarca della nostra terra preziosa, disegnata da uomini come Valerio, che hanno interpretato al meglio la forza delle nostre Langhe, nel silenzio quotidiano del loro lavoro. Guardando a loro dobbiamo aver cura delle memorie di questi testimoni nati fra i vigneti perché rappresentano il paesaggio che loro stessi hanno disegnato con la sapiente mano del lavoro. Un abbraccio caro Valerio, sembra ieri, quando ti vedevo nel vigneto a seguire i piccoli germogli della vite che stanno crescendo, e che saranno testimoni del tuo ricordo».