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Curiosità | 02 luglio 2023, 18:30

Map: l’ingegno e l’arte non hanno età [VIDEO]

Aperta a Bra la mostra personale di Marzio Avalle conosciuto da tutti come “Map”

Map: l’ingegno e l’arte non hanno età [VIDEO]

Al Map non daresti mai 84 anni. Il suo soprannome sembra un acronimo pensato bene, breve, secco, facile da ricordare. Potrebbe significare Maestro Artigiano Piemontese e invece arriva dal fatto che i suoi fratelli più piccoli non riuscivano a dire Marzio e lo chiamavano Map. È rimasto.

Com’è rimasto intatto il talento di artista, probabile eredità materna, che gli ha consentito di inaugurare alcuni giorni fa la Mostra intitolata “Mille Creazioni di Map” nei locali di BrArte in via Vittorio Emanuele II. Una mostra tutta da vedere per farsi un’idea della straordinaria e multidisciplinare carriera di questo giovanotto dall’aria simpatica e un po’ svampita, che a sentirlo raccontare la propria vita uno pensa che c’è chi nasce con qualcosa in più nel DNA e l’ingegno leonardesco.

Basta guardare i disegni che Map faceva a 10 anni per capire. Basta guardare la foto della sua barca autocostruita a 15 anni: l’istantanea lo ritrae sul ponte di Pollenzo, in bicicletta, la barca sistemata sul carretto, pronta da essere testata in Tanaro. “Mi è sempre piaciuto immaginare – racconta – partire da uno schizzo e poi costruire quel che avevo in mente. Fin da bambino avevo queste inclinazioni a realizzare oggetti con qualsiasi materiale. Ero curioso, mi piaceva sperimentare”.

Map si diploma ragioniere nel ’59, fa l’insegnante di educazione fisica a Sommariva Perno, è uno dei fondatori dell’Hockey Bra nel ’60, fa il militare come Operatore Radar, va a lavorare da disegnatore alla Botto Metalmeccanica S.p.a, si sposa nel ’65 con Fiorella Nemolis. E intanto comincia a esporre alle collettive, quadri, le prime sculture, i primi oggetti. Cambia lavoro, progetta e disegna mobili per la Groppo arredamenti di Sommariva Bosco, allestisce stand fieristici, incarico in cui emergono le sue capacità di coordinare il lavoro di altri artigiani e che farà spesso nel corso della sua vita. Nel 1968 apre insieme alla consorte il negozio di oggettistica e gadget d’avanguardia che tutti i braidesi conoscono, nel quale vende pezzi propri o altrui, un’attività che chiuderà soltanto nel 2013, 45 anni dopo.

E di qui in poi tutti i progetti in cui Map si è sperimentato diventano un elenco davvero lunghissimo. “Ho sempre lavorato 12-13 ore al giorno, anche se non mi piace alzarmi presto al mattino. Lavoro meglio di sera, anche fino a tardi. Dormo poco, il mio giusto”.



Chi non lo conosce, non può immaginare quante cose abbia fatto Marzio Avalle. Continua a collaborare con varie ditte per l’allestimento di stand fieristici, negozi, perfino locali e ville storiche. Progetta e realizza trofei per la premiazione di piloti e auto di Rally e per conto della BRC, di Formula 1. È suo il progetto e la realizzazione della tartaruga in legno che ospita il bar del Parco Safari a Murazzano, sono suoi i rifacimenti degli interni di numerosi locali pubblici, come il «cinema Impero», il «Macabre» o la grande discoteca «Il Centro» di Magliano Alpi. Disegna loghi, occhiali, etichette, si applica alla lavorazione della ceramica, decora, scolpisce, espone in numerose mostre, si interessa al Design, viaggia.

Europa, Giappone, Emirati Arabi, nel 2006 va negli Stati Uniti dove vive la figlia Sara, laureata in scenografia e costume all’Accademia Albertina di Torino, da vent’anni in Texas, Assistente Manager nella Ristorazione. Map lavora anche lì, collabora all’allestimento dello showroom «Traspa-Arpa» a Manhattan.

Viene spesso consultato per consulenze, inventa, incide vetro, costruisce macchinari, va nelle scuole a testimoniare “la Fantasia applicata al lavoro”, costruisce un presepe per le scuole elementari, con i personaggi in cartone. Si concede passioni trasversali, tipo quella per i modellini di aerei usando il Forex lavorato con lime e carta vetro.

È sorprendente, ma neanche poi tanto, che quasi ottantenne si metta a studiare la stampa 3D e cominci a produrre sculture in resina, partendo sempre dai suoi “schizzi” quotati con precisione e disegnati con stile unico.

Forse non dimostra 84 anni perché è rimasto lo stesso ragazzino curioso che si costruiva una barca per divertirsi a Tanaro. “Forse è così. La voglia di fare e di costruire qualcosa è la stessa. Ho costruito oggetti utilizzando ogni materiale possibile, dal polistirolo, al vetro, dal ferro alla plastica. Il mio preferito resta però il legno, in fondo sono sempre stato uno scultore del legno, anche quando magari il legno erano lastre di compensato o pannelli multistrato”.

Un artista, non solo uno scultore del legno. Non solo uno che vi sa allestire un’esposizione.

Per rendersene conto basta visitare la mostra, aperta fino al 16 luglio in Via Vittorio Emanuele II 148 a Bra. Orario Gio-Ven 16.30-19 Sabato 10-12 / 16.30-19 Domenica 10-12. Ingresso libero.

Spesso ci potrete trovare Map. E se c’è … fatevi raccontare … la sua vita.

silvano bertaina

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