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Politica | 21 settembre 2023, 07:24

Elezioni regionali, si voterà il 9 giugno 2024 insieme ad europee e comunali

Per il centrodestra Alberto Cirio sarà nuovamente il candidato alla presidenza ed avrà una “sua” lista. Nel centrosinistra situazione ancora confusa sia per quanto riguarda il candidato presidente che le alleanze

In lista con Cirio ricandidato presidente ci sarebbe anche il sindaco di Busca Marco Gallo

In lista con Cirio ricandidato presidente ci sarebbe anche il sindaco di Busca Marco Gallo

Era stata ventilata, nei giorni scorsi, l’ipotesi che le elezioni regionali si potessero tenere a marzo 2024 nonostante, a breve distanza di tempo, fosse già in calendario l’appuntamento delle europee.

Il presidente della Regione Alberto Cirio, da noi interpellato, ha smentito quest’eventualità anche perché la cifra che graverebbe sul bilancio della Regione supererebbe i 20 milioni di euro.

E in tempi di vacche magre 20 milioni di euro non sono bruscolini.

Si voterà dunque per le regionali il 9 giugno del prossimo anno, insieme alle europee e alle comunali, che interessano 179 Comuni della provincia di Cuneo tra i quali quattro delle sette “sorelle”: Alba, Bra, Fossano e Saluzzo.

Per quanto riguarda la Regione, nonostante manchi ancora il crisma dell’ufficialità, sarà – con tutta probabilità – Cirio il candidato presidente per il centrodestra.

Del resto – al di là di qualche tatticismo – nessuno dei partiti alleati, Fratelli d’Italia e Lega, ha avuto da eccepire sulla riproposizione del governatore uscente forzista.

Un primo, parziale via libera è già arrivato nei giorni scorsi dai “caminetti” romani del centrodestra dove – così risulta - nessuno ha sollevato dubbi sulla sua ricandidatura.

Per quanto riguarda l’annunciata lista civica “del presidente”, Cirio ha confermato la sua intenzione di volerla fare “perché – ha detto - rappresenta un importante valore aggiunto per la coalizione”.

La lista “Cirio presidente” avrà il via libera da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia a condizione che non vada ad interferire con le dinamiche dei tre partiti.

Sarà dunque una formazione che candiderà sindaci ed esponenti di quell’area centrista che oggi, dopo il naufragio del Terzo polo, non ha più altri lidi di approdo.

Per quanto riguarda il Cuneese, i due nomi che al momento circolano sono quelli di Marco Gallo, sindaco di Busca, esponente di Azione e Roberto Dalmazzo, sindaco di Lagnasco, che un anno fa si candidò alla presidenza della Provincia contro Luca Robaldo.

Resta invece quanto mai magmatica la situazione nel centrosinistra, specie considerando che Azione, Italia Viva, Moderati e Popolari non hanno partecipato al tavolo torinese promosso martedì sera dal Partito Democratico.

Non è dato sapere se siano stati o meno invitati. Resta il fatto che preferiscono tenersi le mani libere nonostante sia in Azione di Calenda-Costa che in Italia Viva di Renzi i pareri sulla scelta di campo non siano univoci.

Il Pd, dal canto suo, deve sciogliere il nodo del candidato presidente: in predicato c’è Daniele Valle, attuale vicepresidente del Consiglio regionale, ma manca il crisma dell’ufficialità e altri nomi stanno circolando in questi ultimi giorni.

Insieme a questo c’è lo scoglio delle alleanze, a partire da quella col Movimento 5 Stelle, che pare però non interessato a sancire accordi da “campo largo” come auspicato dal Pd.

 

Giampaolo Testa

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