Ieri una delegazione di Azione, grazie all’iniziativa #DeviVedere promossa da Radicali Italiani, è entrata nella Casa lavoro di Alba.
Visitando i locali e parlando con personale e detenuti abbiamo appreso che la fine dei lavori di ristrutturazione dell’area chiusa nel 2016 è stata rimandata a inizio 2025, quando era prevista per fine 2023 e che molte delle persone ancora detenute dopo aver scontato la loro pena, a causa della loro presunta pericolosità sociale, sono in una condizione di salute fisica e psichiatrica che necessiterebbe di tutte altre strutture e cure. Inoltre, i pochi detenuti in condizione di poter lavorare, possono farlo solo poche ore al giorno, poiché non vi sono i fondi necessari per retribuirli.
Oltre a chiedere alle istituzioni e alle figure competenti di attivarsi per far sì che i lavori di ristrutturazione siano terminati in modo celere e che le situazioni critiche di alcune persone detenute siamo affrontate e risolte, riteniamo necessaria una riforma della giustizia che superi un istituto anacronistico, incostituzionale e disumano: quello delle Case lavoro - istituito dal Codice Rocco nel 1930, come forma di contenimento di persone ritenute socialmente pericolose - che rispetti i diritti umani e i principi di garanzia costituzionali.