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Attualità | 14 novembre 2023, 14:29

Salmonella dall’ovetto Kinder? Procura di Ravenna scagiona Ferrero: "Nessuna correlazione"

L’indagine era partita dalla denuncia di una famiglia dopo il focolaio che nei primi mesi del 2022 portò alla chiusura dello stabilimento di Arlon, in Belgio. Gli accertamenti disposti dalla Procura emiliana hanno escluso una correlazione tra i due fatti

Salmonella dall’ovetto Kinder? Procura di Ravenna scagiona Ferrero: "Nessuna correlazione" (Ph. Pixabay)

Salmonella dall’ovetto Kinder? Procura di Ravenna scagiona Ferrero: "Nessuna correlazione" (Ph. Pixabay)

Non ci sarebbe alcuna correlazione tra l’infezione di salmonella che nei primi mesi del 2022 aveva interessato gli impianti di produzione Ferrero di Arlon, in Belgio, convincendo le autorità sanitarie di quel Paese a disporre la temporanea chiusura dello stabilimento, e il caso di malessere accusato da due bambini del Ravennate e che nelle stesse settimane aveva convinto la famiglia di questi ultimi a sporgere formale denuncia nei confronti della multinazionale albese. 

A deciderlo la Procura della Repubblica della città emiliana, che nei giorni scorsi ha chiesto per la seconda volta l’archiviazione del fascicolo di indagine per lesioni colpose col quale si era voluto accertare l’esistenza di un’eventuale correlazione tra il consumo dei celebri ovetti, acquistati il 23 marzo 2022 in un supermercato ravennate, pochi giorni prima quindi che l’infezione accertata nella sede belga di Ferrero portasse al ritiro di diversi lotti di prodotti Kinder distribuiti in diversi Paesi europei, e i sintomi avvertiti dai due bambini, uno dei quali era stato anche portato in ospedale per accertamenti, vedendosi diagnosticata una enterite da salmonella di gruppo B. 

Le analisi che l’Istituto Zooprofilattico di Bologna fece su richiesta dal Nucleo Anti Sofisticazione (Nas) dei Carabinieri sull’unico ovetto della confezione rimasto avevano però dato esito negativo rispetto a una possibile infezione da salmonella del cioccolato contenuto al suo interno. Da qui una prima archiviazione del fascicolo da parte del pubblico ministero incaricata del caso, la dottoressa Lucrezia Ciriello.  

Tramite il proprio legale, l’avvocato Domenico Serrapica, la famiglia dei due bambini si era però opposta alla chiusura del caso chiedendo altri accertamenti. Istanza che nello scorso febbraio venne accolta dal giudice per le indagini preliminari Janos Barlotti. Ora la notizia secondo la quale anche le indagini suppletive svolte dallo stesso nucleo dell’Arma hanno dato esito negativo, portando la Procura a una seconda richiesta di archiviazione. 

Redazione

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