Un bando della Regione Piemonte - finanziato anche con fondi europei e destinato a cittadini, enti pubblici, imprese, liberi professionisti e terzo settore - che mette a disposizione sei milioni di euro complessivi per nuovi progetti nel settore della gestione, manutenzione e miglioramento del patrimonio forestale e della castanicoltura tradizionale sul territorio regionale.
Lo illustra il capogruppo di Fratelli d’Italia e «padre» della legge regionale sulla filiera del legno, Paolo Bongioanni: «Il bando interviene con una forte dotazione finanziaria proprio nelle linee di sostegno alle imprese e agli enti locali impegnati sul fronte della gestione, manutenzione e valorizzazione del patrimonio ligneo e boschivo del territorio piemontese che abbiamo individuato nei due provvedimenti da me proposti e portati in Consiglio regionale: la legge sulla filiera del legno, approvata lo scorso 10 ottobre, e l’ordine del giorno presentato il 24 ottobre che impegna la Regione ad aumentare i fondi a disposizione dei Comuni montani e collinari per la pulizia dei boschi e la manutenzione del sottobosco a prevenzione degli incendi e per una maggior sicurezza a fronte di eventi meteo eccezionali. Per questo il bando rappresenta un’opportunità di enorme importanza, perché dà sostegno concreto a un settore strategico dal punto di vista economico, ambientale e di messa in sicurezza del territorio piemontese qual è quello forestale».
Il bando è aperto fino all’8 marzo 2024 ed è basato su tre assi:
- Sostenere la cooperazione, anche attraverso contratti di gestione e redazione esecuzione di piani di gestione forestale, fra proprietari e gestori di boschi localizzati nel territorio della Regione Piemonte e loro associazioni, al fine di gestire in forma associata i boschi piemontesi e favorirne il miglioramento attraverso interventi selvicolturali fra cui taglio, miglioramento, reimpianto, reinnesto e molti altri interventi.
- Sostenere il miglioramento dei castagneti da frutto tradizionali con le stesse modalità sopra descritte.
- Sostenere la cooperazione - attraverso contratti di rete, accordi di foresta e altre forme stabili di gestione forestale associata - fra diverse figure del comparto forestale e castanicolo al fine di attuare investimenti condivisi come gestire in forma associata piazzali, macchine e impianti e favorire lo sviluppo del comparto forestale.
I progetti ammessi potranno essere finanziati con un minimo di 10mila euro fino a un massimo di 600mila.