Sabato 25 novembre inaugura negli spazi di Palazzo Banca d'Alba la mostra di arte contemporanea "Mai la luna gridò così tanto", un progetto di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Associazione Genesi realizzato in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
Attraverso lo sguardo di 12 artiste e artisti, di diverse generazioni e provenienze, l’esposizione esplora le dinamiche storiche e contemporanee della violenza di genere, le molteplici forme di oppressione fisica e psicologica attraverso cui si esercita, il suo stretto legame coi fattori sociali, politici, economici e culturali che caratterizzano la condizione femminile nel mondo.
Il titolo della mostra cita il verso di una poesia di Alda Merini, memoria dolorosa della violenza sessuale subita dall'autrice durante il suo internamento in ospedale psichiatrico. L’opera invita dunque a riflettere su un duplice abuso, quello individuale di un uomo che viola il corpo di una donna, e quello della società che emargina i soggetti non conformi ai modelli di pensiero e comportamento dominanti.
Le opere in mostra si muovono su questa linea d'analisi, doppia e interconnessa, in cui la violenza compiuta dai singoli è specchio di un sistema sociale che esercita e autorizza la discriminazione e l'oppressione di genere.
Così nelle fotografie di Zoe Leonard, il tagliente bianco e nero racconta la storia del controllo del corpo femminile attraverso oggetti associati a scienza, medicina e cosmesi, quali cere anatomiche, strumenti ginecologici e “calibratori di bellezza”.
Nella celebre serie fotografica "Untitled Film Stills", Cindy Sherman propone molteplici versioni di sé, debitrici di cliché mediatici della femminilità, per mettere in scena la natura costruita dell’identità e le discriminazioni che le rappresentazioni stereotipate producono.
Shirin Neshat, artista di origine iraniana, realizza immagini che esplorano il ruolo della donna nella società islamica, ed espongono le tensioni intrinseche a opposizioni binarie quali tradizione e modernità, Est e Ovest, bellezza e violenza.
L'esperienza traumatica del conflitto e della migrazione, e il suo specifico impatto sulle comunità femminili, ricorre in due opere in mostra: quella di Ibrahim Mahama, parte della serie di lavori dedicati alle donne ghanesi che lasciano il proprio Paese per lavorare, e il dipinto di Jean David Nkot che evoca i territori, i confini e dolorosi attraversamenti di una lavoratrice del Camerun.
Il ruolo attivo delle donne nelle lotte di liberazione ed emancipazione, passate e attuali, emerge con forza nel grande disegno dell'artista americana Lava Thomas, ispirato alle foto segnaletiche di attiviste afroamericane che a metà degli anni Cinquanta furono incriminate in base alle leggi anti-boicottaggio dell’Alabama, e nei dipinti di Zehra Doğan, artista e attivista curda, condannata al carcere per le sue opere che denunciavano le violenze turche sulla comunità curda.
In occasione della mostra è stata commissionata una nuova opera a Irene Dionisio, artista e regista di Torino, dal titolo "I nostri corpi fioriranno". L'opera si propone come rito simbolico di riconoscimento e celebrazione di sei donne illustri, di epoche e provenienze differenti, uccise per le proprie idee e presenti in mostra sotto forma di profumo, materia e suono a evocare una fioritura simbolica all’interno di uno spazio metafisico.
"Mai la luna gridò così tanto" diviene pertanto non solo un grido di dolore, ma anche un grido di ribellione contro tutte le forme di violenza inflitte alle donne in ogni luogo ed epoca.
ARTISTE E ARTISTI IN MOSTRA
Zoë Buckman, Irene Dionisio, Zehra Doğan, Patricia Kaersenhout, Thomas Lava, Zoe Leonard, Sarah Lucas, Ibrahim Mahama, Eva Marisaldi, Shirin Neshat, Jean David Nkot, Cindy Sherman
A cura di Ilaria Bernardi e Irene Calderoni
Palazzo Banca d’Alba / Via Cavour, 4 – 12051 Alba
Inaugurazione sabato 25 novembre h. 18
Apertura dal 26 novembre al 10 dicembre
ORARI
Sabato e domenica dalle 10.30 alle 13.30 e 15-18.30
Venerdì 8 dicembre dalle 10.30 alle 13.30 e 15-18.30
Per informazioni: eventi@bancadalba.it / 0173 659377
Per l’opera di Irene Dionisio si ringrazia Tonatto Profumi.
FONDAZIONE BANCA D'ALBA
https://www.bancadalba.it/banca-d-alba/fondazione-banca-dalba/
La Fondazione Banca d’Alba nasce il 1° luglio 1994 a Vezza d’Alba con lo scopo di assistere i Soci della Banca e di promuovere iniziative nel campo sociale, assistenziale, culturale e ricreativo a favore della comunità del territorio. L’articolo 2 dello statuto riassume i punti principali e le intenzioni della Fondazione.
“La Fondazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, socio-sanitaria, ricerca scientifica e promozione culturale”.
La Fondazione Banca d’Alba opera all’interno del settore arte e cultura a sostegno di attività culturali, come mostre e convegni a favore della comunità in cui opera. Le iniziative promosse intendono essere motori strategici per lo sviluppo del nostro territorio. Lo spirito con cui sono stati pensati gli spazi di Palazzo Banca d’Alba, all’interno dello storico edificio ristrutturato per farne la sede centrale di Banca d’Alba, è quello di permettere il contatto e il continuo sostegno allo sviluppo culturale della cittadinanza, per questo sono state ricavate due sale, sala mostre, per poter offrire al territorio la fruizione gratuita della cultura, intesa come esposizioni artistiche, e la sala convegni, un luogo di confronto e divulgazione.
Attraverso il settore dell’Istruzione e formazione la Fondazione Banca d’Alba intende contribuire ad aumentare la qualità della scuola e a promuovere momenti di approfondimento su tematiche di alto valore sociale. Premi allo studio e progetti dedicati ad ogni scuola di ordine e grado fanno parte delle iniziative messe in atto dalla Fondazione per sostenere il valore del singolo individuo.
Con le iniziative promosse nel settore Salute, la Fondazione si impegna a migliorare la condizione socio sanitaria della comunità con questa finalità, vengono sostenute iniziative di prevenzione e promozione della salute. Negli anni sono state proposte alla cittadinanza giornate di prevenzione gratuita che hanno riscontrato un alto apprezzamento. Occorre ricordare che il primo investimento in termini di salute la Fondazione lo ha fatto nel 1994 con la realizzazione dei centri medici di natura fisioterapica per la cura dei propri Soci; dal 2015 è la Cooperativa Sociale cento Torri a gestire i centri medici che hanno ampliato il loro bacino di utenza, non solo Soci e clienti, ma anche familiari ed esterni possono usufruire del servizio a prezzi agevolati.
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENDO
Da quasi trent’anni la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è impegnata a favore dell’arte e della cultura contemporanee. Tra le prime fondazioni private aperte in Italia, è un osservatorio sulle tendenze artistiche e i linguaggi culturali del presente. Nata a Torino nel 1995, per volontà di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, sua Presidente, la Fondazione è un’istituzione no profit che rispecchia gli indirizzi di un nuovo mecenatismo, basato sulla responsabilità assunta in prima persona e sulla condivisione di passioni, saperi e risorse individuali.
La Fondazione ha due sedi. La sede torinese, inaugurata nel 2002, è un’architettura museale, progettata da Claudio Silvestrin, costruita ex novo in un quartiere che testimonia il passato industriale della città e le sue trasformazioni. Dal 1997 è attiva la sede di Guarene, Palazzo Re Rebaudengo, una residenza settecentesca tutelata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali. Nel 2019, poco distante dal Palazzo, la Fondazione ha aperto al pubblico il Parco d’arte della Collina di San Licerio. Le installazioni di artisti di tutto il mondo sono collocate tra un bosco selvatico e i filari di una giovane vigna.
La centralità dell’artista è alla base della prima missione statutaria della Fondazione e si concretizza nel sostegno alle nuove generazioni artistiche, attraverso la promozione, la realizzazione di mostre e la produzione di opere. La diffusione della conoscenza dell’arte e la formazione di un pubblico ampio, coinvolto e partecipe costituiscono la seconda missione istituzionale.
Negli anni l’expertise della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, basata sulla vocazione sperimentale e sulle professionalità del suo staff, si è ampliata. Oggi la Fondazione è un centro espositivo riconosciuto a livello internazionale ed è un’agenzia educativa con una forte identità e un’intensa esperienza nell’ambito della formazione, attestata da programmi come la Residenza per Giovani Curatori Stranieri, nata nel 2006, da Campo, il Corso di studi e pratiche curatoriali avviato nel 2012, dalle periodiche giornate di studio per insegnanti, educatrici ed educatori, dai seminari sui temi dell’accessibilità e della mediazione culturale.
ASSOCIAZIONE GENESI
https://associazionegenesi.it/
L’Associazione Genesi, nata nel 2020 per volontà di Letizia Moratti, è impegnata nella difesa dei diritti umani attraverso la valorizzazione delle differenti culture e dell’ambiente. Obiettivo dell’Associazione è di contribuire, attraverso l’arte contemporanea, alla creazione di una cittadinanza più responsabile e socialmente attiva.
Per questa ragione, l’Associazione Genesi ha dato vita alla Collezione Genesi, selezionando opere d’arte di artisti di tutto il mondo e di diverse generazioni, che riflettono sulle urgenti, complesse e spesso drammatiche questioni culturali, ambientali, sociali e politiche coeve.
L’Associazione è inoltre Fondatore di E4Impact Foundation, alla quale partecipano anche niversità Cattolica, Mapei, WeBuild, Intesa Sanpaolo, ENI, Montello, Carvico, CONFAPI e Associazione Always Africa, oltre ai partecipanti individuali Diana Bracco, Michele Carpinelli e Jean Sebastien Decaux. E4Impact offre programmi in impact entrepreneurship in 20 Paesi africani, con un triplice obiettivo: formare nuovi imprenditori a forte impatto sociale; collaborare con le università africane per offrire formazione imprenditoriale orientata all’azione; favorire l’incontro tra le imprese italiane e quelle africane orientate alla sostenibilità.
A partire da settembre 2021 l’Associazione ha dato avvio a Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani, a cura di Ilaria Bernardi: un progetto interdisciplinare, itinerante e inclusivo, con l’obiettivo di fornire un’educazione permanente in merito al tema dei diritti umani.