lavocedialba.it - 25 novembre 2023, 12:00

Un libro "made in Bra" per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

"La scrittrice" di Salvatore Gargiulo è uno spaccato d’Italia, dove ogni tre giorni un uomo uccide una donna

Il 25 novembre è stata proclamata “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Per sensibilizzare a questo drammatico fenomeno, l’autore braidese Salvatore Gargiulo, attraverso il suo libro La scrittrice (disponibile su Amazon), si sofferma su quello che succede in Italia, dove ogni tre giorni un uomo uccide una donna.

La trama è un reticolo di emozioni che si intrecciano nel buio, con uno spiraglio di luce, debolissimo o forse no, al quale non resta che aggrapparci. Il protagonista è ancora il commissario Vallone che ritornava al lavoro nel commissariato di Vicaria a Napoli, dopo un lungo periodo di ferie. Era poco entusiasta e non riusciva a vedersi di nuovo dietro ad una scrivania. Appena entrato in ufficio, aveva la speranza di vivere una giornata tranquilla, senza casi difficili da risolvere.

Ma è bastata una telefonata al centralino per annunciare un omicidio a fargli ricordare che nel commissariato non c’erano mai giornate tranquille e nemmeno casi facili. Fatto un sospiro di sconforto, per Vallone poteva iniziare il vero lavoro. Un omicidio significava rimboccarsi le maniche e correre.

Era stata trovata una donna di nome Sissi, assassinata nel suo studio. Era una scrittrice affermata di storie e fatti realmente accaduti di femminicidio. Era una donna che combatteva la violenza contro le donne e si adoperava per fare beneficenza alle famiglie delle vittime.

Il commissario Vallone anche se non voleva condurre l’indagine, viene catapultato nel caso dal Questore e si scontrerà con una realtà irruenta.

Morale? La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani. E approfittarsi di queste violazioni è immorale.

E adesso qualche notizia sull’autore. Salvatore Gargiulo nasce nel 1958 a Napoli, ma è braidese d’adozione. All’età di 15 anni si appassiona alla fotografia che negli anni diventa il suo lavoro. Il suo obiettivo era di emozionarsi per fare emozionare con le sue opere.

Con la fantasia ha cominciato a viaggiare e ha messo in pratica la sua immaginazione visiva sullo scritto, invece che in una fotografia. Ha visto i suoi protagonisti come in un film, li ha ascoltati, ha visto le loro azioni, ha visto le loro smorfie ed è entrato nella loro storia.

Legge grandi scrittori, come Fallaci, Faletti, Richard Castle, King e nel 2010 inizia la sua seconda passione, scrivendo con entusiasmo racconti gialli e noir, dando vita ad una ricca bibliografia che il Caffè Letterario di Bra invita a (ri)scoprire.

Silvia Gullino