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Politica | 26 novembre 2023, 10:41

Fratelli d’Italia, eletto il coordinamento provinciale ma ci sono contestazioni

Alcuni tesserati, pur in regola col pagamento, non hanno potuto votare perché il loro nome non risultava negli elenchi giunti da Roma. Ora c’è chi minaccia ricorsi. I dati divergono: per alcuni si tratterebbe di una ventina di casi, per altri di un centinaio

Fratelli d’Italia, eletto il coordinamento provinciale ma ci sono contestazioni

Sono terminate ieri sera le operazioni spoglio per l’elezione dei 13 componenti il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, che ha riconfermato – senza concorrenti – William Casoni alla guida del partito provinciale.

Questi gli eletti: Giulio Abbate, Martina Alossa, Maria Grazia Boffa, Marco Buttieri, Ivanoe Lai, Sebastiano Luca, Noemi Mallone, Paolo Manera, Valerio Oderda, Carla Sapino, Enzo Tassone, Danilo Toti e Chiara Voghera.

Nominativi in larga parte riconducibili all’area Casoni-Bongioanni-Ciaburro e,  in particolare, a personalità che fanno riferimento al capogruppo regionale.

Le operazioni di voto si sono rivelate più complesse del previsto perché alcuni tesserati, pur in regola col pagamento della quota annuale, non hanno potuto votare perché il loro nome non risultava negli elenchi giunti da Roma.

Secondo alcuni si tratterebbe di 20/25 casi; per altri di 100/120.

Tra coloro che non sono stati ammessi al voto Paolo Chiarenza, storico esponente dell’ala identitaria del partito, che ora minaccia ricorsi.

“È perlomeno singolare – dice - che né io né i miei familiari risultassero negli elenchi. Chiederemo chiarimenti agli organi competenti del partito”.

Il neo segretario Casoni, cui spetta il compito di nominare ancora sette rappresentanti di sua fiducia insieme ai due vicesegretari, non si pronuncia.

Commenta invece Paolo Bongioanni: “Anche una decina di miei amici non erano negli elenchi e sono tornati indietro, ma non per questo farò ricorso. In ogni caso non sarebbe cambiato nulla. Io credo che chiunque, come il sottoscritto, abbia partecipato a competizioni sportive sa che si può vincere o perdere. Anche in politica valgono più o meno le stesse considerazioni. Bisognerebbe imparare a perdere perché questo denota – osserva – una grande capacità ed è una grande virtù”.

Sullo sfondo delle divergenze congressuali – come abbiamo avuto già modo di considerare – la partita delle candidature, soprattutto quelle regionali.

Cuneo presenterà a via della Scrofa sette nominativi per il collegio regionale del Cuneese (cinque più due supplenti), anche se le liste – ci fa notare un vecchio lupo oggi estraneo alla mischia – le farà Roma.

GpT

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