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Attualità | 13 dicembre 2023, 10:36

Aggressioni in carcere: nuovo grave episodio ad Alba, 30 giorni di prognosi per agente della penitenziaria

Quattro gli agenti finiti in ospedale nel giro di due giorni per le intemperanze di due detenuti con problematiche psichiatriche. La denuncia dei sindacati: "Si cambi la tipologia di istituto, non adatto a ospitare internati"

L'ingresso del "Giuseppe Montalto" di Alba

L'ingresso del "Giuseppe Montalto" di Alba

Si susseguono anche ad Alba le aggressioni da parte di detenuti a danno degli agenti di polizia penitenziaria. A darne conto sono i sindacati della categoria, che nel caso della casa circondariale langarola riferiscono di due gravi episodi avvenuti nel lasso di poche ore.  

Lunedì autore dell’aggressione era stato un uomo di nazionale romena, detenuto con problemi psichiatrici, che senza apparente motivo aveva aggredito un agente di polizia, colpendolo con pugni e schiaffi. Per l’agente ferito era stato necessario il trasporto al Dea dell’ospedale di Verduno, dal quale era stato poi dimesso con quattro giorni di prognosi.

Nel pomeriggio di ieri, martedì 12 dicembre, un altro detenuto ha aggredito tre agenti. "Lunedì l’uomo, di nazionalità marocchina, aveva danneggiato l'impianto elettrico della struttura – riferisce il segretario generale aggiunto della FNS Cisl Vincenzo Ricchiuti – . Ieri la stessa persona si è scagliata ferocemente contro il preposto alla sorveglianza, colpendolo violentemente al viso e al corpo per futili motivi, causandogli diversi ematomi al viso. Non contento ha anche aggredito altri due agenti che erano intervenuti per tentare di contenerlo. Tutti e tre sono dovuti ricorrere alle cure mediche e poi accompagnati all'ospedale di Verduno per ulteriori accertamenti". 

"Non è la prima volta che accadono tali gravi episodi - continua Ricchiuti - ancora una volta a farne le spese è la Polizia Penitenziaria, che deve sempre sopperire alle diverse mancanze di servizi, soprattutto quelli medici-specialististici. Chiediamo che Alba sia rinforzata seriamente con nuovi agenti oppure che si cambi la tipologia di istituto, perché non adatto a ospitare internati, specialmente quelli con problemi psichici".

A stigmatizzare il fatto anche il sindacato Osapp, che riferisce di "dimissioni dall’ospedale con 30 giorni di prognosi e invito a sottoporsi a ulteriori urgenti accertamenti per il sovrintendente e rispettivamente di giorni 7 e 5 giorni per gli due poliziotti. Lo stesso detenuto si era già reso protagonista di danni ingenti il giorno precedente e anche sabato scorso" conferma poi il segretario generale Osapp Leo Beneduci, che aggiunge: "Il personale del carcere di Alba è stufo di subire aggressioni e invettive nonostante operi in penuria di organico e con alto senso di sacrificio e professionalità. Ma questo non basta, tanto che non si comprendono i motivi di tale violenza così selvaggia e, nonostante i sacrifici e la professionalità in grave penuria di organico il personale della polizia penitenziaria è abbandonato a sé stesso. I detenuti con problemi psichiatrici non devono stare in carcere perché la polizia penitenziaria non ha le competenze necessarie". 

Redazione

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