Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Guido Chiesa, Cesare Cuniberto e Silvio Veglio, scritta per conto del direttivo dell’Osservatorio per la tutela del paesaggio Langhe e Roero ONLUS.
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Da anni il presidente Cirio formula previsioni sulla data di messa in servizio della A33, oltre a intestarsi meriti non suoi sul finanziamento. Dapprima ha annunciato la conclusione dell’opera per la fine del suo mandato nel giugno 2024, successivamente alla fine del 2024. Molte volte la realtà si è incaricata di smentirlo: questa volta tocca all’Amministratore Delegato della società At-Cn ridefinire i termini della questione.
Se il progetto esecutivo del Lotto mancante 2.6.a tra Verduno e Cherasco sarà approvato nei prossimi giorni e i lavori potranno iniziare a febbraio 2024, l’AD afferma che sarà possibile aprire “almeno una corsia” entro la fine dell’anno prossimo. In parole semplici, la società spera di poter completare una corsia in appena 11 mesi, contro i 30 mesi previsti per questo lotto e i 21 mesi che ha effettivamente impiegato per completare il 2.6.b. tra Roddi e l’uscita Alba Ovest.
Che pianificazione è stata fatta se la tratta si potrebbe realizzare in 1/3 del tempo? È più probabile che, anche questa volta, si tratti di un’ipotesi farlocca.
Il 3 aprile scorso, all’inaugurazione del lotto 2.6b , il Vice Premier Salvini con Quaglia sorridente annunciava che la AtCN sarebbe stata completata entro 15 mesi, quindi per luglio 2024 e che ci saremmo rivisti per quella data per inaugurare l’autostrada finita, segnatelo sul calendario, aggiunse! Sono pure stati ridefiniti i termini dei lavori di rifacimento della tangenziale di Alba, per i quali non è ancora stata indetta la Valutazione di Impatto Ambientale.
Secondo noi, considerati i tempi necessari per completare il processo autorizzativo, i problemi connessi con la definizione di questo tratto di autostrada come strada extraurbana secondaria e la relativa definizione del regime tariffario, è ragionevole pensare che la data più probabile per l’effettivo completamento di tutta la A33 sia la primavera-estate del 2026. Quello che conta è che le ruspe inizino a scavare prima delle elezioni di giugno, poi dopo le elezioni regionali tutto “va ben madama la marchesa”.
Mentre si naviga a vista sui tempi per completare, male, l’autostrada, il concessionario annuncia in pompa magna l’avvio, qui sì in anticipo, del rivoluzionario sistema di pagamento Free Flow, e qui incominciano i guai.
Regione e concessionario avevano promesso che il free flow sarebbe partito solo ad autostrada finita, invece partirà a marzo 2024 un pezzo e poi a luglio il secondo fino a Roddi e l’ultima trance ad autostrada finita. Casualmente la tratta più complicata sarà operativa dopo le elezioni di giugno.
Dalle dichiarazioni ufficiali rileviamo che: non ci sarà il ticket in A33 tra Alba e l'ospedale e tra Bra e l’ospedale , mentre si pagherà tra Govone e l’ospedale e forse anche tra Castagnito e l’ospedale.
Con l’entrata in vigore del free flow numerosi roerini che entrano in autostrada a Costigliole, dopo Govone, per andare ad Asti oppure per prendere l'autostrada Torino
-Piacenza presso il casello Asti est, ci risulta che dovranno pagare. Un bel regalo di Natale.
Il pagamento avviene con diversi sistemi, tutti digitali (Telepass, conti online, sportelli bancomat, app telefonica, carta ricaricabile, Conto Targa) ed è prevista una sola modalità di pagamento in contanti presso i “punti assistenza” che non sono ancora stati individuati. Per chi non ha un apparecchio a bordo che provvede al pagamento automatico e immediato, ci sono 15 giorni di tempo per regolarizzare pena multe che vanno dagli 87 ai 344 euro e la decurtazione di 2 punti della patente.
Si creeranno enormi problemi ai turisti, certamente non dotati dei nostri sistemi elettronici di pagamento , che per pochi euro verranno sottomessi a un sistema vessatorio.
A nostro avviso queste “sperimentazioni” costate 15 milioni di euro, dovrebbero farle su altre autostrade ad alto traffico “non locale” e non per un tratto breve che include un pezzo “dichiarato strada extraurbana secondaria accessibile anche per alcuni tipi di mezzi agricoli”. Alcuni mesi fa mettemmo in evidenza che l’autostrada Pedemontana lombarda, inaugurata nel 2015, e che usa il sistema free flow, ha subìto un sacco di contestazioni e ricorsi degli utenti: è sufficiente una semplice ricerca in Internet per accertarlo.
IntoTheMinds.com, società che realizza ricerche di mercato in tutta Europa, il 18 febbraio 2022, relativamente alla Pedemontana Lombarda, scriveva sul suo sito: 'Si tratta della peggiore esperienza utente al mondo'". Prepariamoci al peggio.
Intanto dovremo pagare il conto salato a Gavio: il free flow dell’ospedale e la tratta gratis concessa, l’inflazione, gli imprevisti, le opere complementari ecc. Ce ne faremo una bella zuppa. Pagherà lui, cioè pagheremo noi perché gli estenderanno la concessione e aumenteranno ancora le tariffe già esose e magari rivedranno il valore di subentro a fine concessione.
Caro presidente Cirio, esca dalla modalità “campagna elettorale perenne” e recuperi l’essenza autentica di quel “modello Cuneo”, di cui ha parlato ancora recentemente: un modello che significa serietà, concretezza, unità d’intenti!