Il piccolo Lorenzo, il neonato abbandonato in un cassonetto a Villanova Cavanese, sta bene e questa mattina ha ricevuto la visita del presidente della Regione, Alberto Cirio: “Sono un papà e la mia prima emozione quando questa mattina sono partito alle cinque e mezza per venire qua a salutare Lorenzo era davvero grande - ha commentato ai microfoni di Rainews24 -. È un bambino bellissimo, in piena salute, si vede che è molto forte. Sono venuto a dirgli che il Piemonte è con lui e che gli vuole bene. Lorenzo superato già la prima delle battaglie che dovrà affrontare. Questo è davvero un miracolo, una decina di minuti in più e non ce l’avrebbe fatta. Ora Lorenzo non chiede nient’altro che qualcuno che gli voglia bene".
A ritrovare il bambino è stata la famiglia sinti Laforet, richiamata dai vagiti e dal pianto del bambino. La stessa famiglia si è subito dichiarata disponibile sia ad adottare il neonato, sia ad aiutare la madre naturale del bambino nel caso volesse ripensarci.
"La madre potrebbe fare il riconoscimento del neonato entro una decina di giorni - conferma Alberto Brach del Prever, direttore pediatria e neonatologia ospedale di Ciriè - dopodiché potranno essere avviate le pratiche per l’adozione. Ricordiamo comunque che in tutta Italia è sempre possibile per le donne partorire nei punti nascita in totale anonimato".
In Piemonte sono presenti quattro progetti dal fondo vita nascente per garantire l’anonimato.
"E' l'occasione per ribadire che la Regione non è qua per giudicare nessuno. Quando un bambino viene abbandonato c’è dietro una situazione di disperazione, bisogna aiutare la vita. Lavoriamo perché chiunque abbia la necessità di partorire in anonimato lo possa fare. In Piemonte c’è una macchina della solidarietà fortissima e la Regione è pronta a prendere per mano chiunque voglia aiutare Lorenzo", conferma il Governatore della Regione.
Il piccolo Lorenzo è arrivato in stato di ipotermia, ma non aveva altre difficoltà. I sanitari lo hanno però sistemato immediatamente all'interno di un'incubatrice, per potergli assicurare le condizioni migliori per riprendersi.
Proseguono intanto le indagini da parte dei carabinieri, chiamati proprio dalla famiglia Laforet appena ritrovato il neonato.