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Politica | 23 gennaio 2024, 14:20

Regionali, il Pd si spazientisce: "M5S dica con chiarezza se vuole costruire alternativa alla destra di Cirio"

Dopo l'ennesimo incontro saltato, il segretario dem incalza i grillini. Disabato (M5S) rimarca le differenze su sanità ed edilizia sanitaria

Regionali, il Pd si spazientisce: "M5S dica con chiarezza se vuole costruire alternativa alla destra di Cirio"

Mentre il M5S continua a rimarcare le differenze su temi come “tutela della sanità pubblica e sull’edilizia sanitaria”, il Partito Democratico vuole fare sintesi “guardando ai punti comuni”. Questa mattina avrebbe dovuto svolgersi il quarto incontro tra i pentastellati e i dem, con l’obiettivo di costruire un fronte compatto anti-Cirio per le Regionali.

La sanità 

Ieri sera però è arrivata la nota che annunciava il rinvio del confronto. Anche oggi a Palazzo Lascaris appare siderale la distanza tra i giallorossi, così come sempre più in salita la strada della coalizione Pd-M5S per l’appuntamento elettorale di giugno.

"Abbiamo sollevato – ha spiegato la capogruppo regionale pentastellata Sarah Disabato - diverse questioni, soprattutto sulla tutela della sanità pubblica e sull'edilizia sanitaria, che richiedono approfondimenti in più”. “Abbiamo quindi ritenuto – aggiunge - di rimandare tavolo”.

Ed il Movimento fa l’elenco preciso - quasi con pallottoliere - delle cose di cui non è contento, su cui chiede quindi un cambio di passo. “I nodi – precisa Disabato - sono l’utilizzo del partneriato pubblico-privato come modalità di finanziamento per realizzare gli ospedali come Città della Salute e Parco della Salute di Novara: per il M5S gli ospedali devono rimanere pubblici". "Poi per l'ospedale della Pellerina - prosegue - bisogna rivedere la localizzazione: abbiamo raccolto 400 firme". 

Aut aut al M5S

E dopo mesi di pazienza, ora il segretario regionale del PD Mimmo Rossi alza il tiro della replica: "Dopo un confronto sui temi, si doveva arrivare ad una sintesi ma i tempi non sono maturi. Da un lato c’è il Pd che insiste per superare le differenze ed andare avanti, dall’altro il M5S che continua a portare al tavolo delle trattative dei punti di distanza che riguarda passato". 

"La nostra posizione - prosegue Rossi - non cambia: stiamo aspettando che il M5S ci dica con chiarezza: “Siamo interessati a costruire un'alternativa al governo di destra". Non contro qualcuno, ma per offrire un’alternativa ai cittadini". Da più parti è stata sollevata la questione che l'accordo tra i dem ed i pentastellati sia voluta più dal nazionale, che dal Regionale. 

Una ricostruzione che Rossi respinge: "Non siamo telecomandati da Roma: il PD regionale deve tener conto della complessità del quadro, come il fatto che esistano altre regioni che vanno al voto. Ma anche sui territori, dove noi stiamo stringendo alleanze con il M5S, la questione va affrontata con responsabilità perché non possiamo scaricare sui territori il peso di un dialogo che è in difficoltà".

Allargare la coalizione 

E visto lo stallo, Giorgio Bertola di Europa Verde ribadisce la necessità di allargare il dialogo a tutta la coalizione di centrosinistra. Di cui fanno parte - oltre a Pd ed il partito di Bonelli - Sinistra Italiana, Socialisti, Civici (Giaccone, Tresso), Volt, Demos, Radicali e +Europa. "Il tempo degli incontri bilaterali - chiarisce Bertola - è scaduto: ora è tempo di allargare il campo per battere il centrodestra". 

Ed il capogruppo di Europa Verde chiarisce quale è il fattore più importante: il tempo. A giugno si vota ed ormai necessario decidere i confini della coalizione. "Servono tempi certi, abbiamo già perso troppo tempo e la discussione va fatta al tavolo del centrosinistra".

Cinzia Gatti

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