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lavocedialba.it | 05 febbraio 2024, 07:02

Bra, primule per la Giornata della Vita al Santuario della Madonna dei Fiori

Un gesto concreto di amore per sostenere il Centro di Aiuto alla Vita che assiste giovani mamme

La Giornata per la Vita, celebrata al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra

La Giornata per la Vita, celebrata al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra

«La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)», hanno scritto i vescovi italiani in occasione della 46ª Giornata per la Vita.

Molteplici le iniziative che si sono svolte domenica 4 febbraio. Al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra, il rettore don Enzo Torchio ha impartito la benedizione ai bambini con l’olio di nardo proveniente da Betlemme, mentre sul sagrato l’associazione di volontariato del Centro di Aiuto alla Vita ha proposto dei banchetti con coloratissime primule.

Quello delle primule è stato un gesto concreto di amore per aiutare il movimento per la vita, intesa come un fiore che sboccia, come un bambino che non vede l’ora di nascere e scoprire il mondo. Scegliere sempre la vita, anche quando questo sembra difficile o si ha paura di essere lasciati soli prima di affrontare una gravidanza o possono sorgere dubbi e insicurezze, specie quando si è molto giovani.

Teniamo presente che le donne di oggi devono affrontare la grossa sfida di essere contemporaneamente madri, mogli, lavoratrici e altro ancora nel ristretto tempo delle 24 ore. La maternità merita sostegno e tutela, invece gli attuali paradigmi impongono una scissione tra donna e maternità con il risultato di una riduzione costante della natalità.

Ogni anno dal 1978 la Giornata per la Vita viene celebrata nella prima domenica di febbraio per decisione di papa San Paolo VI, che la istituì negli ultimi mesi del suo pontificato, anno in cui in Italia divenne possibile l’aborto volontario.

La scelta della primula per questa Giornata non è casuale, perché è il fiore che sboccia nel freddo, annunciando l’arrivo della bella stagione. È paragonabile a ciò che succede per tante gravidanze difficili, segnate da problematiche mediche, economiche, sociali o familiari.

Portare a casa una primula è allora un simbolo di accoglienza della vita, anche quando il suo inizio è circondato dal freddo delle difficoltà, ma che sempre è annuncio di una primavera di speranza.

Silvia Gullino

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