/ Attualità

Attualità | 08 febbraio 2024, 11:34

Due mamme per la stessa bambina: a Cavallermaggiore il sindaco costretto a respingere la richiesta di registrarle entrambe all’anagrafe

La sofferta decisione di Davide Sannazzaro poche ore dopo la discussa sentenza della Corte d’Appello di Milano. Le due donne: “Siamo nel 2024 e ancora c'è chi deve lottare per avere il diritto di essere genitori, per questo dobbiamo far sentire la nostra voce”

Due mamme per la stessa bambina: a Cavallermaggiore il sindaco  costretto a respingere la richiesta  di registrarle entrambe all’anagrafe

Il sindaco di Cavallermaggiore Davide Sannazzaro (nella foto in basso) si è visto costretto a rifiutare come lui stesso afferma “con rammarico” la richiesta di riconoscimento da parte del Comune di entrambe le mamme di una neonata.

Il caso non è contemplato dalla legge italiana, che non riconosce oltre alla madre naturale, anche la compagna della madre stessa, ovvero la seconda mamma.

È di martedì 6 febbraio la sentenza con la quale la Corte d'Appello di Milano ha dichiarato illegittime le trascrizioni degli atti di nascita, fatte dal Comune, dei figli di tre coppie di donne che erano ricorse alla fecondazione assistita all’estero.

Per la legge italiana sull’atto di nascita del figlio solo la gestante può essere indicata come genitrice.

La richiesta delle due donne di Cavallermaggiore di essere entrambe riconosciute come madri della piccola, e non solo quella biologica, nasce dal bisogno di poter crescere la propria figlia potendo esercitare pienamente la propria genitorialità.

In pratica, vuol dire permettere alla mamma e alla compagna di esercitare i diritti che stanno alla base dell'essere genitore: poter accompagnare la figlia in ospedale, poterla recuperare a scuola e soprattutto potersene occupare in caso la madre naturale avesse problemi di salute o dovesse morire.

La legge italiana non prevede tale riconoscimento e ultimamente propone il percorso dell'adozione per la seconda mamma, ma questa soluzione prevede un iter costoso e con tempi lunghi e indefiniti.

Il sindaco Sannazzaro, davanti alla situazione, dopo molti confronti e su consiglio dei propri tecnici, ha dato riscontro negativo a tale richiesta sulla base della normativa attualmente vigente nel nostro Paese.

Tale normativa, infatti, considera contraria all'ordinamento giuridico la trascrizione nei registri di Stato civile del cosiddetto ‘genitore d'intenzione’, non legato cioè al minore da vincoli di sangue o di adozione.

Questa posizione è stata confermata anche dalla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo.

Ha voluto consegnare loro una lettera – afferma Sannazzaro - per esprimere il mio pensiero personale su questo tema, attualmente fonte di accese discussioni in Italia. Auspico vivamente – continua il sindaco - che lo Stato italiano faccia passi avanti dal punto di vista legislativo per riconoscere i diritti di genitorialità che tutelino le due mamme e la bambina.  

Credo che sia fondamentale importanza distinguere i ragionamenti sul riconoscimento della genitorialità per i genitori dello stesso sesso e desidero specificarlo per non cadere in facili strumentalizzazioni soprattutto politiche.

Una cosa è la fase del concepimento, su cui il dibattito è ampio e soprattutto coinvolge il tema dell'utero in affitto, assolutamente discutibile e che mi vede contrario. Altro è il tema della tutela della vita e dei bambini, a cui va data la possibilità di essere accuditi e cresciuti da una coppia di genitori, sia essa etero o dello stesso sesso".

Le due mamme hanno replicato: “Il sindaco ha detto bene che la nostra richiesta nasce dal bisogno di poter accrescere nostra figlia potendo esercitare appieno la genitorialità di entrambe. Anche se in questa Italia si vuole nascondere la nostra presenza noi esistiamo esattamente come esistono le famiglie ‘tradizionali’ con una mamma e un papà. Esistono genitori separati, famiglie allargate in cui vi sono mamme e papà acquisiti. Questa bambina avrà due genitori con la sola differenza di chiamarle entrambe mamma. Apprezziamo la disponibilità del sindaco Sannazzaro. Ci sarebbe piaciuto dare un segnale forte a questo Governo, essendosi il Comune di Cavallermaggiore anche in passato dimostrato sensibile ai diritti di tutti, come ad esempio nella celebrazione di unioni civili.

Siamo nel 2024 – continuano le due donne – ma due mamme devono ancora lottare per avere il diritto di essere genitori, per questo dobbiamo far sentire la nostra voce. Visto che non è stata possibile la trascrizione in Comune di entrambe come madri di nostra figlia, procederemo con le pratiche per l’adozione, anche se un processo lungo, dispendioso e ‘invasivo’.

Non è detto che venga approvata dal giudice. Inizieremo l’iter – concludono le due donne –, ma non sapremo se andrà a buon fine. È un'ulteriore difficoltà, ma dobbiamo tutelarci autonomamente, visto che le istituzioni non ci aiutano".

AMP

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A FEBBRAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium