Il 10 maggio al Centro Incontri della Provincia di Cuneo si parlerà delle sfide della flebologia moderna tra efficacia ed appropriatezza. Il congresso medico sarà un'occasione di formazione, gratuita, per infermieri, fisioterapisti (con accesso a ECM), studenti di medicina e specializzandi.
La giornata inizierà alle 8 con l'introduzione a cura dei dott. Prof. Maurizio Ronconi, Presidente nazionale AFI, l'Associazione Farmaceutici Industria Società Scientifica, il dott. Alessandro Frullini, Presidente onorario AFI e il dott. Claudio Novali, Coordinatore AFI Piemonte e si chiuderà alle 17.30 circa.
Nel corso del congresso sono previsti molti interventi di relatori di caratura scientifica e grande esperienza “sul campo”: la mattinata sarà scandita dalla moderazione di coppie di professionisti e nel pomeriggio vi sarà anche una sperimentazione attraverso laboratori e applicazioni di metodi e tecniche acquisite. L'approfondimento pratico prevede la suddivisione in gruppi di lavoro in cui verranno affrontate in maniera analitica la tecnica ECO-color doppler e le terapie più innovative riguardanti la cura delle ulcere venose degli arti inferiori.
Scopo di questo incontro è quello di affrontare il difficile tema del “chi è” e “che cosa deve saper fare” il flebologo moderno.
Flebologia tra passato e futuro
L’introduzione del doppler prima, a metà degli anni sessanta e, successivamente, dell’ECO-color doppler ha rivoluzionato la diagnostica delle malattie vascolari e cardiache in generale. Due eventi fondamentali hanno cambiato negli anni la storia di questa disciplina, uno dal punto di vista della diagnosi di natura della patologia, l’altro dal punto di vista della terapia. Sino agli anni ottanta la scienza flebologica veniva praticata da appassionati della materia che, con le poche risorse allora a disposizione e tanta pratica clinica, si cimentavano con grande maestria nel formulare diagnosi spesso molto complicate.
Oggi è possibile con uno studio attento e mirato, ricostruire delle vere e proprie “mappe emodinamiche”, essenziali poi per consentire l’approccio terapeutico più appropriato. La seconda rivoluzione avvenuta in ambito flebologico è senz’altro stato l’avvento della schiuma sclerosante che, come un po’ enfaticamente è stato definito, ha prodotto il “rinascimento” della flebologia.
La modernità tra nuova tecnologia e rapporto fiduciario medico-paziente
La mentalità mini-invasiva introdotta dalla schiuma accompagnata alla sempre maggior attenzione alla cura e alle esigenze del paziente hanno portato alla nascita e allo sviluppo di altre metodiche come la colla, le tecniche termiche endo-ablative (LASER e radiofrequenza) e più recentemente le tecniche di coartazione venosa con stimolo meccanico (MOCA). Così come si è sviluppata negli anni la tecnologia, anche la figura del flebologo si è drasticamente modificata. Il flebologo oggi, per praticare con professionalità e sicurezza, deve conoscere e saper applicare la tecnica ECO-color doppler così come deve assolutamente conoscere, anche senza praticarle, tutte le diverse possibilità terapeutiche disponibili e saper scegliere la tecnica migliore per quella vena lì in quel momento lì, secondo uno slogan caro ai nostri padri antichi “modus in rebus”. La pratica moderna della flebologia non può, quindi, prescindere dall’appropriatezza delle cure e dal rispetto delle linee guida suggerite dalle varie Società Scientifiche, passando per il consenso informato e condiviso. Tutte variabili che tracciano un percorso ben definito per lo svolgimento in sicurezza della professione. Da ultimo, ma non meno importante, il punto di vista dei pazienti e delle associazioni che li rappresentano, perché la buona riuscita della pratica medica richiede “ab initio” un “patto di onestà” tra paziente e terapeuta, atto imprescindibile per non andare incontro a incresciosi e devastanti per ambo le parti contenziosi medico-legali.
Per chi non è tra le figure accreditate (medico chirurgo, infermiere, infermiere pediatrico, fisioterapista e tecnico sanitario di radiologia medica) e volesse iscriversi è possibile farlo sul sito: https://trainingecm.womblab.com/
Iscrizione congresso: 80 €
Gratuito per i soci AFI in regola con la quota associativa.
Quota associativa AFI: 60 € È possibile iscriversi all’AFI via internet tramite il modulo online: www.associazioneflebologicaitaliana.it/iscrizioneonline.php o direttamente in sede congressuale