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Politica | 12 marzo 2024, 13:44

In Consiglio regionale via libera unanime alla proposta di legge Pd sul sostegno al terzo settore

L'albese Marello: “Una legge che ne riconosce il ruolo. Ne vedremo benefici anche negli anni a venire”

Il consigliere regionale albese Maurizio Marello

Il consigliere regionale albese Maurizio Marello

E’ andata in votazione oggi, nell’aula di Palazzo Lascaris, la proposta di legge “Norme di sostegno e promozione degli enti del terzo settore piemontese”. Nel corso della discussione generale è intervenuto il consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Marello, firmatario della proposta di legge insieme alla collega e prima firmataria Monica Canalis.


Marello ha rimarcato l’importanza di questa proposta richiamata in aula a fine legislatura e giunta dopo un iter particolarmente approfondito. “Questa legge – ha spiegato Marello – si fa portavoce di una certa attenzione da parte delle opposizioni verso il mondo del terzo settore, verso quel “sociale” in senso ampio che da decenni svolge funzioni fondamentali e insostituibili. Un mondo molto variegato che si colloca tra il pubblico e il privato profit, riconducibile  a un privato no profit che svolge tutta una serie di fondamentali attività le quali hanno come destinataria la persona nel senso più generale del termine: chi soffre,  chi ha bisogno di assistenza medica, psicologica, il lavoratore che deve essere formato”.

“Dal punto di vista normativo non è stato semplice normare questo ambito e se da un lato la normativa nazionale ha cercato di 'stanare' i 'furbetti' ansiosi di entrare in questo mondo pur non avendone i requisiti per approfittare di agevolazioni di tipo fiscale, dall’altro talvolta si è forse eccessivamente appesantita ed è stata vissuta dagli stessi enti del terzo settore come un carico troppo pesante da portare”, ha proseguito Marello. “Il fatto stesso che esista tuttavia una normativa nazionale – ha aggiunto – implica un riconoscimento dell’importanza del ruolo degli enti del terzo settore: è fuori discussione il fatto che nel nostro Paese vi siano un settore pubblico, un settore privato e un terzo settore con precisi incarichi e un notevole spazio”.

Ha precisato il consigliere: “Si è rivelata fondamentale dunque una normativa di sostegno a livello regionale che abbiamo cercato di produrre: l’obiettivo è anche quello di fornire una fotografia della normativa piemontese diversa da provincia a provincia e da territorio a territorio, poi di fare chiarezza e semplificare dando il giusto riconoscimento al lavoro fatto da questi mondi e riconoscerlo sul piano regionale”.

C. S.

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