La Corte di Appello di Torino ha ribaltato la sentenza di assoluzione che il giudice presso il Tribunale di Cuneo Marco Toscano aveva pronunciato a favore di un automobilista, rinviato a giudizio per l’investimento stradale di cui il 25 settembre 2018 era stato vittima un bambino di sette anni, da lui travolto in via Cottolengo a Mondovì.
Il bambino, che nell’urto subì lesioni che gli costarono una prognosi di 90 giorni, stava uscendo di casa quando venne urtato dalla Fiat Punto guidata dall’uomo. Marciando in direzione Carassone, questi aveva superato un furgone Fiat Fiorino fermo sulla sua corsia di marcia. Alla guida di quest’ultimo c'era lo zio del bambino, che lo stava aspettando per portarlo a scuola.
Anche quest’ultimo era stato rinviato a giudizio ma con la sentenza di primo grado il Tribunale di Cuneo aveva assolto entrambi i guidatori dall’accusa di lesioni colpose stradali perché “il fatto non costituisce reato”. La Procura, che impugnò la sentenza assolutoria, aveva chiesto per entrambi la condanna.
Nei giorni scorsi la Corte d’Appello di Torino ha ribaltato l’esito processuale a carico del conducente dell’auto condannandolo alla pena sospesa di 1 mese di reclusione e disponendo la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale a richiesta dei privati.
Al guidatore è stata anche applicata la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per la durata di mesi uno.
Quanto alla posizione dello zio del bambino, i giudici di appello hanno confermato l’assoluzione disposta dal giudice di Cuneo. La parte offesa si era costituita parte civile con la famiglia in entrambi i gradi di giudizio.