Il diritto alla casa, le difficoltà del centro di accoglienza di Alba e la situazione dei senza fissa dimora tornano al centro di un'azione di protesta, un presidio dell'Assemblea in movimento previsto per sabato 16 marzo alle ore 15 davanti alla stazione ferroviaria di Alba.
Gli organizzatori chiedono un aumento degli alloggi pubblici a canone sociale, l'apertura di un centro di accoglienza comunale e riapertura delle docce pubbliche di piazza Prunotto.
In un lungo messaggio si rivolgono direttamente all'Amministrazione comunale:
"Ad Alba le persone senza dimora sono una cinquantina, il centro di accoglienza della Caritas può dare un letto solo a 20 di loro. L'amministrazione comunale non ha allestito nessuna soluzione di emergenza per la stagione invernale e continua a tenere chiuse le docce pubbliche di piazza Prunotto, che costituirebbero un sollievo importante per chi non ha una casa in cui lavarsi. Chiediamo la loro riapertura e l'allestimento di un centro di accoglienza comunale. Sono due misure che agiscono a valle del problema abitativo, quando la situazione assume un carattere estremo. Ma è più importante agire a monte, perché la casa ad Alba è ormai una merce di lusso e non tutte le tasche possono permettersela, a partire dalle 200 famiglie che attendono invano l'assegnazione di una casa popolare (...)".
Non è la prima volta che il diritto alla casa diventa il tema principale di un presidio ad Alba. Nei mesi scorsi era stato il collettivo albese Mononoke a protestare davanti al municipio per la dignità dei migranti e delle persone senza tutele"