Dopo le copiose nevicate dei giorni scorsi e le alte temperature delle ultime ore è raccomandabile la massima prudenza prima di avventurarsi in gite, escursioni, scialpinismo e ciaspolate. Sulle Alpi Marittime e Liguri oltre una certa quota è ancora presente molta neve, ma l'innalzamento delle temperature stanno incidendo sull'assestamento del manto, soprattutto sui versanti meridionali e alle altitudini più basse.
In relazione all'attività eolica, che ha provocato accumuli sotto vento e nei canaloni, e delle temperature elevate si raccomanda di pianificare con attenzione le uscite (sia con gli sci, sia con le ciaspole), gli orari e di consultare attentamente il bollettino valanghe e portare sempre con sè l'Artva, pala e sonda.
Stando al bollettino per la giornata di domani, venerdì 15 marzo, la tendenza del pericolo valanghe risulta stabile, con un grado di pericolo 2, cioè moderato. Nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza si sono formati accumuli di neve ventata per lo più sottili. Questi ultimi possono subire un distacco soprattutto in caso di forte sovraccarico ad alta quota e in alta montagna.
Con il rialzo termico diurno, sono ancora possibili valanghe per scivolamento di neve e colate umide di piccole e medie dimensioni al di sotto dei 2400 m circa. Negli ultimi due giorni, sono state osservate valanghe di piccole e medie dimensioni.
Attenzione soprattutto sotto ai bacini di alimentazione molto ripidi non ancora completamente scaricati, dove il grado di pericolosità distacco valanghe sale a 3, cioè marcato, soprattutto per le valli Varaita e Po, Maira e Grana, Gesso e Vermenagna, e Stura.