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Sanità | 20 marzo 2024, 19:57

Fibromialgia, Icardi: «Riconosciuta la malattia come invalidante, i pazienti hanno diritto all’indennità»

L’assessore regionale alla Sanità: "Evitare esodi da una regione all’altra per accedere alle cure è il primo passo per prendere veramente in carico un paziente e offrigli una speranza di vita migliore"

L'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi

L'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi

La “fibromialgia” è una malattia invalidante e chi ne è affetto avrà diritto all’accesso diretto alle cure e alle terapie in tutta Italia.

«In Piemonte – spiega l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – abbiamo lavorato già lo scorso anno per portare all’approvazione di una legge, a dicembre, che riconoscesse questa patologia come cronica e invalidante. Sono felice, come assessore alla Sanità di una regione che è stata lungimirante, che ora si possa parlare in tutta Italia la stessa lingua e che si possano avere maggiori strumenti per intervenire. Verrà definito un PDTA adeguato (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) e sarà istituito un Registro nazionale della sindrome».

Il Governo ha attualmente riconosciuto la malattia come invalidante e stabilito che venga erogata dai Comuni una quota bonus di 800 euro ai malati.

«La salute e il benessere dei cittadini – sottolinea Icardi - non passano soltanto dallo stato fisico, ma anche dall’accesso alle cure, nel modo più uniforme e semplificato possibile. Evitare esodi da una regione all’altra per accedere alle cure è il primo passo per prendere veramente in carico un paziente e offrigli una speranza di vita migliore».

Questo ulteriore passo a livello nazionale permette di prendere in carico il paziente in modo più efficace anche da un punto di vista economico e di tutelarne maggiormente i diritti. Chi ha diritto all’indennità per la fibromialgia potrà accedere più facilmente a pensioni di invalidità e avrà maggiori tutele in caso di licenziamento discriminatorio oppure di agevolazioni sul luogo di lavoro.

In Italia sono circa 2 milioni le persone che soffrono di fibromialgia ed è importante intervenire con la prevenzione, una diagnosi precoce e un lavoro coordinato a livello assistenziale per far fronte alla richiesta crescente, formando medici e specialisti.

C. S.

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