Undici associazioni (Camminare lentamente, Canale ecologia odv, Comuneroero odv, Italia Nostra aps sezione del Braidese, Italia Nostra Consiglio Regionale del Piemonte, Laudato si’ di Bra 2 odv, Laudato si’ Cherasco, Legambiente Langhe e Roero aps, Oservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero, Piedixterra, Pro Natura Piemonte) hanno lanciato un appello al comune di Cherasco perché chieda di essere inserito all'interno del Parco Gesso e Stura.
"La Direzione di Cuneo del parco da tempo sollecita Cherasco a trovare una soluzione: basterebbe che il Comune deliberasse in merito, ipotizzando una fattibile perimetrazione da definire successivamente con la Regione; dovrebbe poi essere una formalità l’ottenimento dell’autorizzazione regionale. Legambiente propose una decina d’anni fa di istituire un SIC (Sito di Importanza Comunitaria), ma la proposta non venne accolta e non pare una soluzione praticabile per portare a compimento l’operazione".
La storia del Parco inizia nel 2007: "Il 19 febbraio 2007 viene istituito dalla Regione Piemonte il Parco fluviale Gesso e Stura, la gestione viene affidata al Comune di Cuneo e a partire dal 2012 si è ampliato ai comuni di Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Centallo, Cervasca, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Vignolo e Sant’Albano Stura. Il 19 aprile 2019, la Regione Piemonte ha sancito l’ampliamento ai comuni di Fossano, Trinità, Salmour e Rittana, cambiando anche denominazione e status dell’area della riserva, che diventa “Parco naturale Gesso e Stura”.
Prosegue la nota: "Esaminando il corso del fiume Stura si rileva che l’ultimo Comune mancante è Cherasco, poi il fiume confluisce nel Tanaro. L’area di Cherasco merita tutela e salvaguardia. I corsi d'acqua affluenti di destra della Stura, hanno scavato nell'altopiano profonde vallette , con pendii molto scoscesi che danno luogo a boschi fitti, in alcune zone quasi impenetrabili, che non hanno mai subito alcun tipo di coltivazione da parte dell'uomo: i Rii di Cherasco, con una portata d'acqua pressoché costante, e con una qualità della stessa paragonabile, come purezza, ai torrenti alpini presentano una flora con ben 790 specie censite che delineano una biodiversità importante e una fauna che permette ancora di trovare le specie che necessitano obbligatoriamente di acque limpide e pulite".