La nostra regione ha conquistato il primo posto nella classifica delle Bandiere Verdi assegnate da Legambiente ai territori dell’ intero arco alpino.
Ma ovviamente la notizia è passata quasi sotto silenzio. Perché i piemontesi sono fatti così.
Mai vantarsi troppo dei successi: piace il basso profilo.
E’ invece noi vogliamo ribadirlo a gran voce. ll Piemonte si conferma la regione più green d'alta quota, con le sue cinque bandiere verdi. Seguono Friuli-Venezia Giulia con quattro, Veneto con tre bandiere, Lombardia e Valle d'Aosta con rispettivamente due bandiere, Alto Adige, Liguria e Trentino rispettivamente con una bandiera.
I Comuni premiati in Piemonte sono stati tre. C'è quello di Balme (Torino) per la scelta di basare le prospettive future del Comune, sulla natura preservata e sul paesaggio tradizionale, anche attraverso delibere coraggiose, come quella contro la fruizione turistica con i veicoli a motore. C'è Caraglio (Cuneo) per un progetto innovativo che ha permesso di recuperare un'area degradata: da ex polveriera militare a Bioparco "Acqua Viva", e poi Valdieri (Cuneo) che ha affrontato la questione degli usi civici del vallone del Valasco che si trova nel proprio territorio comunale.
Tra associazioni locali e pro loco i premi sono andati all'associazione per l'Ecomuseo Valle Elvo e Serra Sordevolo (Biella) per il recupero di saperi e capacità costruttive, ancor oggi idonee allo sviluppo e alla gestione dei territori montani, e ad Alpstream - Centro internazionale per lo studio dei fiumi alpini di Ostana (Cuneo), premiato per le importanti ricerche svolte sui corsi d’ acqua del suo territorio
Queste notizie dovrebbero girare; dovremmo far sapere all’Italia intera che Legambiente ha eletto il Piemonte prima regione per Bandiere Verdi. Altrimenti poi i turisti (almeno quelli che scelgono la montagna) finiscono per privilegiare altre regioni.
E noi mugugniamo.
Però, anche quando vinciamo i campionati, non lo diciamo a nessuno!