Un'auto è uscita di strada la notte scorsa e ha abbattuto il cippo partigiano in via Cuneo a Borgo San Dalmazzo (davanti al distributore di Borgomercato) distruggendolo totalmente. Sono ancora evidenti i segni lasciati dagli pneumatici sull'erba dell'aiuola.
“Come mi hanno confermato i carabinieri e i vigili urbani intervenuti sul posto, si è trattato di un incidente e non di un atto di vandalismo – commenta la presidente Anpi Borgo e Valli Maddalena Forneris -. Tuttavia è un fatto che ci ha fatto molto male. Un cippo è un segno. Questo in particolare era molto grande e ricordava ben dieci persone”.
Il cippo in marmo, di proprietà comunale, ricorda l’eccidio del 6 luglio 1944, quando dieci prigionieri vennero fucilati dai nazifascisti nella zona di tetto Gallotto. I loro corpi vennero poi legati sui binari della tranvia Cuneo-Demonte per essere ulteriormente straziati. Ma venero salvati dal grande cuore e dal gesto spontaneo di Giovanni Forneris, allora bigliettaio della tranvia: si fermò e li spostò sull'argine della strada, contandoli uno a uno e guardandoli in faccia nel tentativo di riconoscerne qualcuno.
Ecco i nomi delle vittime riportati sul cippo: Andreeti Giorgio di Giorgio nato a Margarita il 4-1-1924; Aimo Sergio di Giuseppe nato a Bra il 11-4-1924; Beltrandi Guglielmo fu e di Romano Paola n. a Saluzzo 8-8-1920; Calabresi Archino di Nicolao nato a Ariano Irpino il 12-4-1917; Eritrano Guido di Romuldo nato a Caraglio il 11-4-192; Ivaldi Guido fu Giacinto nato a Acqui il 21-4-1900; Mattiotto Michele di Giovanni nato a Torino il 3-3-1922; Ortolano Giuseppe fu Ferdinando nato a Rimini il 1925; Racca Lorenzo di Giovanni nato a Vezza d'Alba il 13-7-1924; Vigna Carlo di Andrea nato a Bra il 28-10-1926