Attualità - 21 settembre 2024, 08:09

Bra, i Fratini invitano alle celebrazioni in onore di San Pio da Pietrelcina

Orari delle funzioni di lunedì 23 settembre in Santa Maria degli Angeli. Chi era Padre Pio

Quadro di San Pio collocato all'interno della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Bra

Ricorre il 23 settembre la morte di San Pio da Pietrelcina e nello stesso giorno la Chiesa Cattolica lo venera come Santo. È stato canonizzato nell’anno 2002 da San Giovanni Paolo II, dopo un processo di canonizzazione che si è concluso a tempi di record.

Erede spirituale di San Francesco d’Assisi, Padre Pio si adoperò con tutte le sue forze per la salvezza delle anime e anche quest’anno i Frati Cappuccini di Bra invitano la cittadinanza a farne memoria.

Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, sulla Rocca, è già pronto il programma che prevede al mattino le Messe alle ore 7 e alle ore 8, con la preghiera delle Lodi alle ore 7.30, mentre nel pomeriggio, dalle ore 17, Rosario ed Eucaristia.

Le celebrazioni saranno, inoltre, l’occasione per sottolineare l’etica che muove l’azione degli Enti di volontariato, come la Protezione Civile, di cui Padre Pio è patrono e per rimarcare il senso di riconoscenza verso quanti operano nelle emergenze al servizio della comunità.

Le moltissime testimonianze dirette della santità del frate arrivano fino ai nostri giorni, accompagnate da sentimenti di gratitudine. Le sue intercessioni provvidenziali presso Dio furono per molti uomini causa di guarigione nel corpo e nello spirito.

Milioni di fedeli, quando era in vita, si recavano in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, solo per sentire una sua buona parola, in grado di toccargli il cuore e dare loro conforto. Una su tutte: «Non ti curare del domani, pensa a fare il bene oggi».

Chi era Padre Pio

Francesco Forgione, in religione Padre Pio, nacque il 25 maggio 1887 a Pietrelcina, un piccolo paesello del beneventano. Venne al mondo in casa di gente povera dove il papà Grazio Forgione e la mamma Maria Giuseppa Di Nunzio avevano accolto già altri figli. Fin dalla tenera età Francesco sperimentava in sé il desiderio di consacrarsi totalmente a Dio e questo desiderio lo distingueva dai suoi coetanei. Aveva solo cinque anni e viveva già le sue prime esperienze carismatiche. Estasi ed apparizioni erano così frequenti che il bambino le riteneva assolutamente normali.

Con il passare del tempo poté realizzarsi quello che per Francesco era il più grande sogno: consacrare totalmente la vita al Signore. Il 6 gennaio 1903, a sedici anni, entrò come chierico nell’Ordine dei Cappuccini e fu ordinato sacerdote nel Duomo di Benevento il 10 agosto 1910. Ebbe così inizio la sua vita sacerdotale che, a causa delle sue precarie condizioni di salute, si svolgerà dapprima in diversi conventi del beneventano, dove fra Pio fu inviato dai suoi superiori per favorirne la guarigione, poi, a partire dal 4 settembre 1916, nel convento di San Giovanni Rotondo, sul Gargano, dove, salvo poche e brevi interruzioni, rimase fino al 23 settembre 1968, giorno della sua nascita al cielo.

In questo lungo periodo, Padre Pio dava inizio alla sua giornata svegliandosi prestissimo, molto prima dell’alba, cominciando con la preghiera di preparazione alla Santa Messa. Successivamente, scendeva in chiesa per la celebrazione dell’Eucaristia alla quale seguivano il lungo ringraziamento e la preghiera sul matroneo davanti a Gesù Sacramentato, infine le lunghissime confessioni.

Uno degli eventi che segnarono profondamente la vita del Padre fu quello verificatosi la mattina del 20 settembre 1918, quando, pregando davanti al Crocifisso del coro della vecchia chiesina, ricevette il dono delle stimmate. Per anni, quindi, da ogni parte del mondo, i fedeli si recarono dal sacerdote per ottenere la sua potente intercessione presso Dio.

Padre Pio ed una vita vissuta nella preghiera, nell’umiltà, nella sofferenza, nel sacrificio, espressi in tante direzioni e secondo due coordinate: una verticale verso Dio, con la costituzione dei Gruppi di preghiera, l’altra orizzontale verso i fratelli, con la costruzione del moderno ospedale Casa Sollievo della Sofferenza.

Silvia Gullino