Attualità - 22 settembre 2024, 17:21

A Valdieri più di "trecento indignati" per la cittadinanza onoraria al principe Emanuele Filiberto [VIDEO]

Il Comitato Vivere la Costituzione, che si compone di 34 soggetti tra associazioni e cittadini, ha organizzato una passeggiata di consapevolezza storica e antifascista, per non dimenticare la profonda vocazione partigiana, la sua storia, il valore e la resistenza di Valdieri e delle vallate cuneesi

E' questo il giorno della cittadinanza onoraria da parte dell'Amministrazione comunale di Valdieri al principe Emanuele Filiberto di Savoia, con tanto di cerimonia oggi domenica 22 settembre.

Ed è anche il giorno delle proteste da parte del Comitato Vivere la Costituzione ha organizzato, parallelamente alla cerimonia, una passeggiata di consapevolezza storica e antifascista, indetta per "non dimenticare la profonda vocazione partigiana, la sua storia, il valore e la resistenza di Valdieri e delle vallate cuneesi.

Il Comitato si compone di 34 associazioni e singoli cittadini che si riconoscono nel patto fondativo e rigenerante della Costituzione.

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In apertura l’intervento di Michele Calandri dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo “D.L. Bianco” e a seguire, verso quella che adesso si chiama Piazza della Resistenza - in quella che fu Piazza Vittorio Emanuele III! -, davanti al Comune di Valdieri, il ricordo delle vittime della follia delle guerre e  gli interventi di Paolo Allemano, presidente dell’ANPI provinciale Cuneo, e di Marco Revelli, presidente della Fondazione Nuto Revelli e figlio di Nuto Revelli.



Ed è proprio dei figli dei partigiani, che tra il 1943 e il 1945 combatterono nelle valli cuneesi per riscattare il Paese dalla vergogna fascista, l'indignazione maggiore espressa in una loro nota congiunta. In 75 si sono opposti alla scelta dell'Amministrazione comunale.

L'indigazione, in queste settimane che hanno preceduto l'evento, è stata tanta. Il sindaco Guido Giordana ha tirato dritto, senza replicare alle polemiche ma ricordando come il legame di Valdieri e della Valle Gesso con i Savoia sia un fatto storico: “Nessun intento politico. Valdieri non sarebbe quello che è oggi senza questo legame con i Savoia. Una scelta in chiave di promozione culturale e turistica. Un riconoscimento speciale per il suo impegno e il suo legame storico e la dedizione al nostro territorio”.