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Attualità | 23 settembre 2024, 17:33

Via il rudere in corso Piave, ad Alba arrivano nuovi spazi verdi e parcheggi

Elio Gerlotto, presidente del comitato del quartiere di corso Piave: “La sua demolizione aprirà la strada a parcheggi privati, una risorsa particolarmente preziosa”

Il rudere di corso Piave verrà demolito dalla famiglia Revello

Il rudere di corso Piave verrà demolito dalla famiglia Revello

Dopo più di due decenni di attesa, il quartiere di corso Piave ad Alba si prepara a un cambiamento significativo: il rudere antistante il condominio Albaverde, ormai simbolo di abbandono, verrà finalmente abbattuto.

La struttura, che per anni ha deturpato l'estetica della zona senza offrire alcun servizio alla comunità, sarà demolita grazie all'intervento della famiglia Revello.Durante un incontro tenutosi circa una settimana fa tra l'assessore Davide Tibaldi e il presidente del comitato del quartiere corso Piave, Elio Gerlotto, è emerso l'impegno della nuova proprietà di trasformare l'area. “Siamo molto soddisfatti per il traguardo raggiunto. La demolizione del rudere aprirà la strada a nuovi spazi per parcheggi privati, una risorsa particolarmente preziosa in una zona dove la disponibilità di posti auto è sempre stata un problema critico”, commenta Gerlotto.

La storia del rudere inizia oltre vent’anni fa, quando gli eredi della famiglia Nano decisero di sopraelevare i locali di una precedente attività di produzione di arredi per bar. Tuttavia, una disputa con i proprietari confinanti portò alla sospensione dei lavori. Il progetto rimase incompiuto, lasciando sul terreno la prima soletta e alcune strutture portanti del piano superiore. Con il tempo, la struttura incompiuta è caduta in disuso e degrado, con la natura che ha preso il sopravvento: il terreno all'interno ha ospitato una varietà di specie vegetali, mentre la ruggine ha aggredito le parti metalliche esposte alle intemperie.

Questa primavera, Fernanda Abellonio, allora assessore all’urbanistica, ha avviato i la Dimar, il gruppo di Cherasco della grande distribuzione che fa capo alla famiglia Revello, per valutare la possibilità di recupero dell'area. Oggi, il progetto di demolizione è ufficiale: la famiglia Revello ha acquisito il rudere e procederà all'abbattimento completo, senza sfruttare la cubatura esistente.

Il piano prevede la creazione di uno spazio di circa 2000 mq che ospiterà una piazzetta, un parcheggio e un’area verde urbana.
Dimar, che ha proposto il progetto, procederà alla demolizione della facciata e al recupero dello spazio retrostante.

L’operazione, interamente a carico della proprietà privata, non comporterà oneri per il comune di Alba, che si limiterà a curare gli aspetti amministrativi legati alle concessioni e autorizzazioni.

 

Gabriella Fazio

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