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Attualità | 28 settembre 2024, 07:25

Il rifugio Livio Bianco ha il suo nuovo gestore: “Qui non ci manca nulla rispetto al Trentino”

Tra i sette candidati che hanno partecipato al bando del Cai ha vinto il progetto presentato da Lorenzo Cavallo, Emanuele Bella, Ilenia Gola e Antonella Alberto

Il rifugio Livio Bianco ha il suo nuovo gestore: “Qui non ci manca nulla rispetto al Trentino”

Sono Lorenzo Cavallo (38 anni), Emanuele Bella, Ilenia Gola (37 anni) e Antonella Alberto (58 anni) i quattro che gestiranno ciascuno nel proprio ruolo il rifugio Livio Bianco.

Come noto, il precedente gestore dopo 23 anni ha ceduto l'attività e si era in attesa del passaggio di testimone. Il Cai di Cuneo, proprietario del rifugio, aveva aperto un bando per l'assegnazione dell'incarico al nuovo gestore.

Sei i commissari che hanno esaminato i progetti dei sette candidati, tra cui anche uno dalle Marche.

Venerdì 20 settembre la notizia annunciata personalmente da parte di tre commissari del Cai ai diretti interessati. L'incarico ufficiale inizierà il prossimo 22 ottobre con la firma a dell'atto con il Cai per rilevare la gestione del rifugio.

Lorenzo ed Emanuele sono di Beinette, Ilenia ed Antonella di San Bartolomeo, una frazione di Chiusa Pesio. Tutti hanno alle spalle esperienza nel settore ricettivo turistico montano avendo in chiusura la stagione, il prossimo 10 novembre, alla Baita delle Meschie.

Siamo frequentanti ed amanti della montagna – raccontano i 4 nuovi gestori -, eravamo a lavorare alla Baita delle Meschie (1100 metri di altitudine) che prende il nome dalla località in cui si trova in frazione Pradeboni nel Comune di Peveragno. Era chiusa e l'abbiamo riaperta l'estate del 2022 fino a quest'anno, facendola tornare un riferimento per gli escursionisti della Bisalta”.

Ed è proprio quel luogo il quartier generale da cui è nato il progetto che si è aggiudicato la gestione del rifugio Livio Bianco.

Abbiamo cercato di pensare a un progetto fattibile, utile e concreto – spiegano - . Non abbiamo promesso nulla di irrealizzabile, ma solo pensato a ciò che serviva al rifugio. Tra gli interventi previsti ci sono il miglioramento dell'arredamento di due camere e dei serramenti oltre all'ampliamento dell'impianto fotovoltaico.

E' stato un lavoro lungo e complicato, anche a causa dell'accessibilità a 1910 metri di altitudine, a partire dall'ottenere dei preventivi e la garanzia della fattibilità dei lavori.

Tutta l'estate è stata impegnata a raccogliere idee e scrivere il programma. Dobbiamo fare un ringraziamento particolare ad Enrico Turco, l'architetto che ha collaborato ad impostare ed impaginare il progetto, e poi a Bruno Alberto, consulente alla Confcommercio di Cuneo, che ci ha orientato nella presentazione della nostra proposta in modo chiaro, diretto ed efficace.

Venerdì scorso intorno alle 17 del pomeriggio tre commissari ci hanno raggiunto e comunicato che eravamo noi ad aver vinto il bando.

Adesso abbiamo 6 anni di tempo per realizzare il progetto, ogni anno ne eseguiremo una parte.

Qui non ci manca nulla rispetto al Trentino –
conclude - e vogliamo solo valorizzare le nostre montagne e vallate che hanno molto da offrire e noi intendiamo farle riscoprire”.

Sara Aschero

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