Riceviamo e pubblichiamo.
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Egregio direttore,
chi si dedica con passione e spirito di servizio alla comunità insiste a reclamare la rinascita dell’ente Provincia, con una riforma in termini di ruolo, di rappresentatività, di operatività. Si invocano iniziative concrete, proposte risolutive per un cambiamento effettivo.
A Cuneo bisogna augurarsi che il presidente Robaldo sappia coinvolgere e indirizzare fattivamente il nuovo Consiglio, che pur eletto con precisi intenti politici, deve darsi precisi e chiari obiettivi.
Parimenti, da più amministratori si solleva il problema dell’insoddisfacente funzionamento delle Unioni Montane.
E’ stato il sindaco di Roccavione Paolo Giraudo a scagliare senza timore e con spirito responsabile e costruttivo un sasso in piccionaia per una riforma innovativa. Sono dello stesso avviso e confermo a lui il mio apprezzamento per l’iniziativa. Una riforma è necessaria, sia dal punto quantitativo che qualificativo. Non possono esistere e funzionare Unioni divise al loro interno da rivalità campanilistiche, veti incrociati e addirittura contrasti e antipatie personali, al di là della specifica omogeneità territoriale.
In questa situazione si spera persino di imbastire intese e progetti con le confinanti aree francesi, ma i buoni propositi sono purtroppo tarpati dall’immobilismo di alcuni.
Ci auguriamo che la proposta del sindaco di Roccavione richiami a una comune riflessione di intenti e che l’assessore regionale alla Montagna Gallo dia quanto prima seguito ai suoi intendimenti di cambiamento e ne chiarisca i contenuti. Ciò per dare senso e forza propositiva e realizzativa alle tre valli Gesso, Vermenagna, Pesio.
Guido Giordana, sindaco di Valdieri