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Al Direttore | 08 ottobre 2024, 15:13

La Morra, la minoranza interroga sulle nomine della sindaca Ascheri nel Cda della casa di riposo

La Morra, la minoranza  interroga sulle nomine della sindaca Ascheri nel  Cda della casa di riposo

Riceviamo e pubblichiamo. 

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Occorre fare una precisazione all’articolo del 05/09 dal titolo “Vertici rinnovati per la casa di riposo di La Morra”, pubblicato su La Voce di Alba, nel senso che a cambiare sono due dei cinque consiglieri del Consiglio di amministrazione, i due di nomina da parte della sindaca, e non tutti i vertici come si poteva intendere dal titolo.

La casa di riposo SS Crocifisso è una realtà importante: 45 posti letto, ad oggi totalmente occupati, situata nel centro storico del paese, in un edificio storico, “donato” alla popolazione. 

A maggio 2022 è cambiato sostanzialmente il Consiglio di amministrazione e ne prende la presidenza il signor Angelo Viberti di La Morra, ereditando una situazione non certo in ordine: dal 2016 i conti economici in negativo sono molti di più di quelli in positivo, il numero dei posti-letto, per doverosi adempimenti imposti dalla commissione vigilanza, sono diminuiti a 45 e i postumi della gestione Covid, difficili per ogni realtà, erano ancora evidenti.

Il nuovo consiglio a direzione Viberti, si è rimboccato le maniche e ha fatto interventi e modifiche mirate a contenere i costi mantenendo però alta la qualità del servizio offerto. 

Si è partiti da un ridimensionamento del personale, ancora in corso, privilegiando contratti a tempo indeterminato e full time, rispetto ad altri a tempo determinato e part-time, è stata cambiata la direttrice dottoressa Giorgia Perissinotto, cugina della sindaca, con la dottoressa Elisabetta Priola, che svolge la doppia funzione di direttrice e coordinatrice con un buon risparmio sul costo, sono stati adottati sistemi di razionalizzazione efficiente per i materiali di consumo, fatta una selezione dei fornitori con criteri di qualità, km-zero ed economicità, rivalutati e rivisti i costi fissi di assicurazione, luce, gas e lavanderia. 

Interventi che riducono in maniera corretta i costi, in un quadro comunque difficile, in quanto le analisi regionali dicono che per avere un equilibrio economico (considerato che gli eventuali lasciti non possono essere utilizzati per spese correnti, ma per migliorìe alla struttura e al suo funzionamento) sono necessari almeno 60 posti e la SS Crocifisso ne ha solamente 45, situazione che con tutta la buona volontà e competenza degli amministratori rende molto difficile un equilibrio economico, senza intaccare il livello della qualità. 

Fiore all’occhiello della struttura la personalizzazione delle alzate, coricate e pasti in modo da rispettare le singole abitudini degli ospiti. 

Sono, inoltre, stati fatti interventi di adeguamento delle rette, tenendo conto della qualità dell’edificio, bello ma data l’età e i vincoli ai quali deve sottostare essendo storico, di difficile adattamento alle nuove esigenze di questo tipo di strutture, rette che restano comunque leggermente al di sotto della media rilevata a livello regionale. 

A fine giugno l’organo di vigilanza ha confermato che si sono conclusi i procedimenti amministrativi in sospeso dal 2021 al 30/11/2023 e che non risultano pregresse prescrizioni da ottemperare. 

Fatta questa analisi, non si capisce la motivazione che ha spinto la sindaca Ascheri a chiedere le dimissioni della consigliera di sua precedente nomina, la dottoressa Riccarda Cusatelli, che per altro non pensava di doversi dimettere, e a nominare l’avvocato Calzolaro e la dottoressa Surico, persone titolate e con comprovate esperienze professionali anche se non specifiche nella gestione di case di riposo, ma sicuramente non legate al nostro paese, neanche per origini, entrambe domiciliate ad Alba. 

Non si capisce perché, se era necessario trovare competenze diverse (anche se come dimostrato l’attività svolta dagli amministratori fin qui è stata oculata), non siano state cercate sul territorio tra le persone legate al paese e più facilmente integrabili nella gestione della familiarità verso gli ospiti, come riportato da loro parenti e da altri amministratori “qui l’ospite si sente quasi a casa sua”. 

Tutte queste considerazioni ci hanno portato a porre un’interrogazione alla sindaca, che riportiamo, qui sotto.

“Siamo a porle alcune domande, onde meglio comprendere quanto avvenuto:

- Quali sono i criteri con i quali Ella ha scelto i nominativi indicati?

- Come può asserire che le nominate hanno il profilo umano necessario per l’incarico, a meno che non le conosca personalmente?

- Se la dott.ssa Cusatelli ha dato le dimissioni in data 23/08 come poteva Lei, già lo stesso giorno, sapere a chi conferire l’incarico in sua sostituzione?

- Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a convocare in Comune in presenza del Segretario Comunale e chiedere alla Dott.ssa Cusatelli di rassegnare le dimissioni, dimissioni che la stessa non intendeva rassegnare?

- Le diverse capacità professionali richieste, non potevano essere rintracciate in persone di La Morra, che peraltro avrebbero potuto avere, un maggior legame affettivo ed empatico con la struttura stessa, oltre probabilmente a un maggior tempo, vista la vicinanza, da dedicare?

- Ha ritenuto opportuno confrontarsi con la Parrocchia, che per statuto nomina gli altri tre membri del Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo, in considerazione, che sarebbe utile cercare una linea comune per la delicata gestione della stessa e dei suoi possibili sviluppi futuri?”. 

Restiamo in attesa delle doverose e sicuramente esaustive risposte che vorrà dare a noi, ma soprattutto a tutta la popolazione di La Morra.


Germano Giachino,

consigliere comunale “La Morra è… un paese a misura dei lamorresi"

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