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Attualità | 11 ottobre 2024, 18:27

Il vicepremier Tajani inaugura la Fiera del Tartufo Bianco d'Alba: "Dove passano le merci non passano le guerre" [FOTO e VIDEO]

Il ministro degli Esteri ha toccato tanti temi: dagli scenari di guerra, alla politica interna fino alla legge finanziaria e alla discesa in campo di Piersilvio Berlusconi: "Non credo sia quello che vuole fare". Anche i sindaci di Bergamo e Parma nel Teatro Sociale gremito per la cerimonia d’apertura della rassegna

Il vicepremier Tajani inaugura la Fiera del Tartufo Bianco d'Alba: "Dove passano le merci non passano le guerre" [FOTO e VIDEO]

Fedele all’ormai consolidata tradizione che vuole un esponente dell’esecutivo chiamato a tagliarne il nastro, per l’apertura della sua 94ª edizione la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si è affidata nientemeno che alla presenza di Antonio Tajani, responsabile degli Esteri e vicepremier, nonché massimo referente nazionale di un partito – Forza Italia – che da qualche mese ha nell’albese Alberto Cirio uno dei suoi vicepresidenti. 

Ospite del governatore, l’ex presidente del Parlamento europeo questa mattina era stato in Regione a Torino per parlare della difficile situazione dei collegamenti con la Francia (leggi qui), tra i quali quel tunnel del Tenda da troppo tempo in attesa di ultimazione. 

LE INTERVISTE [VIDEO]

Poco prima delle 18, in un venerdì d’ottobre con temperature poco allineate alla stagione del Tuber Magnatum Pico, Tajani è stato così ricevuto da Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera alla sua ultima edizione, e dal nuovo sindaco albese Alberto Gatto, padrone di casa coi colleghi Elena Carnevali e Michele Guerra, primi cittadini rispettivamente di Bergamo e Parma, con Alba le altre "creative city" italiane per la Gastronomia. 

Insieme hanno fatto il loro ingresso in un Teatro Sociale come sempre gremito per l'occasione di autorità, delle massime cariche provinciali e regionali delle forze dell’ordine, di sindaci, amministratori e personalità della società civile, con immancabile la presenza in prima fila di Maria Franca Ferrero e del presidente italiano della multinazionale dolciaria Bartolomeo Salomone

 Poi il taglio il momento dell'inno nazionale italiano e il taglio del nastro

Sul palco  Antonio Tajani, è stato intervistato da Andrea Malaguti: inevitabile parlare dell’attualità internazionale. "I nostri militari non sono hezbollah, i missili non li lanciano i militari dell’Unifil. Nessuno vuole fare la guerra, né dichiararla a qualcuno. Siamo ovviamente di fronte  a una situazione molto delicata, ma stiamo portando avanti iniziative per il cessate il fuoco. L'elezione del nuovo presidente del Libano porterebbe alla possibilità di un dialogo indispensabile per arrivare alla fine delle ostilità, almeno in quella zona".

Il nucleare e l'Ucraina

Il Nobel per la pace ai reduci del disastro di Hiroshima riporta d’attualità il dibattito sul nucleare e sull’utilizzo di questa tecnologica. "Quello di ultima generazione è indispensabile per l’Italia, quarta potenza commerciale mondiale che paga l’energia molto di più di quanto non lo paghino gli altri Paesi. Chiaro che il nucleare non deve mai essere utilizzato per fini che non siano quello energetico, per questo bisogna anche fermare l’Iran nella sua corsa al nucleare finalizzato non all’energia, ma all’armamento".

Sul conflitto in Ucraina il titolare della Farnesina si è poi detto favorevole a una conferenza di pace "partecipata anche dalla Cina", paese capace di fare venire la Russia "a più miti consigli".

La politica e le tasse

La presenza del ministro è stata poi utile per chiarire l’orientamento del Governo su alcuni temi oggetto negli ultimi giorni di confronto anche vivace all’interno dell’esecutivo.  "Noi siamo contrari all’aumento di qualsiasi tassa – ha spiegato Tajani –, un altro discorso è fare emergere il sommerso, perché se tutti pagano paghiamo meno tutti. In Italia ci sono migliaia e migliaia di case non accatastate".

"Il concetto di extra-profitto mi pare cosa da unione sovietica", ha proseguito commentando la possibilità di chiedere nuovamente un contributo straordinario alle banche: "Ci sono i profitti e bisogna pagare le tasse sui profitti. Che le banche possano aiutare lo Stato in un momento difficile, va bene. Ma il nostro Paese ha 4 milioni di piccole e medie imprese e ha bisogno di un sistema binario con banche come quelle popolari che aiutano le imprese più piccole e di istituti più grandi per le realtà più strutturate. Io andrei a cercare piuttosto i giganti del web, che creano tanto guadagno, pochi posti di lavoro e hanno sede fuori dall’Italia".

La legge finanziaria

Interpellato sulla prossima legge finanziaria: "Noi non dobbiamo fare una manovra lacrime e sangue, ma provvedimenti utili alla crescita. Come un fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie, continuare con gli aiuti alle donne madri con più di due figli, allargando la riforma alle donne lavoratrici con la partita Iva. Per arrivare a dare copertura a queste misure si può accorpare il sistema delle detrazioni, oggi ce ne sono centinaia".

La politica demografica

Sulla politica demografica non possiamo fare finta di niente", ha proseguito arrivando al tema dello ius scholae: "Noi siamo favorevoli ad aumentare il numero degli immigrati legali. Sono anche per dare la cittadinanza a chi va a scuola. La cittadinanza è una cosa seria, per essere italiani bisogna sentirsi italiani".

Nuove discese in politica

Il vicepremier ha parlato anche di nuove possibili discese in politica: "Piersilvio Berlusconi in politica? Lo scrivete voi. Non mi pare che lui voglia scendere in politica, non credo che sia quello che vuole fare. E’ leader di una grande industria, impegnata anche all’estero. Se poi sceglie di appassionarsi alla politica, è benvenuto. E’ un amico, lo conosco da quando era ragazzo. Non mi ha mai condizionato né chiesto di fare cose che non fossero in sintonia con la mia coscienza, come suo padre".

Le parole di Tajani

 

Dal palco del Busca ha così preso il via la cerimonia destinata a concludersi poco prima delle 20 col rituale taglio del nastro al cortile della Maddalena, sede di quel Mercato Mondiale della Fiera che, a partire da domani, sabato 12 ottobre, diventerà il cuore pulsante della kermesse langarola, pronto ad accogliere le decine di migliaia di turisti attesi nella capitale delle Langhe nelle nove settimane di manifestazione in programma da qui all'Immacolata. 

E. M.

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