Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere albese di minoranza Emanuele Bolla, capogruppo dei Fratelli d'Italia ed ex assessore al Turismo nella giunta Bo.
"Gentile Direttore,
il 13 ottobre 2023 dopo una lunga attesa e una corsa forsennata contro il tempo di decine di professionisti, uomini e donne del nostro ente, imprese e collaboratori, la città inaugurava il Museo del Tartufo.
A un anno esatto abbiamo dovuto prendere atto di come l’amministrazione non abbia festeggiato questo primo compleanno durante la prima domenica della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, evento che avrebbe certamente dato una visibilità straordinaria al Museo.
Questa mancanza ha un sapore amaro per chi ha lavorato a questo progetto, ma ancor più fa riflettere su quale sia oggi l’approccio al tema del turismo legato al tartufo da parte del governo cittadino.
Non si può credere che sia stata una dimenticanza, né tantomeno un’inefficienza, ma piuttosto si legge una linea politica di sostanziale distanza e disinteresse rispetto ai temi del tartufo, così come già registrato nei primi mesi di mandato.
Nei documenti di programmazione strategica del Governo cittadino infatti il tartufo è ignorato e non compare, così come si ha la netta sensazione che il concetto di turismo enogastronomico sia visto con distacco. L’amministrazione sembra addirittura in imbarazzo nel darsi l’obiettivo di richiamare ad Alba quei turisti che cercano nel cibo, nel vino e nel tartufo il motivo del loro viaggio.
Questo compleanno non celebrato deve essere l’occasione per riflettere sull’importanza di sostenere il sistema del turismo enogastronomico che genera sviluppo per tutto il territorio: non solo economico, ma culturale.
Negli ultimi mesi abbiamo avuto la netta sensazione che i settori del turismo e della gastronomia siano visti con distacco e con sospetto e che una certa politica locale abbia cercato di creare una divisione tra la città e chi lavora in questi settori per raccogliere un po’ di consenso, riconducendo molti problemi dalla nostra città in modo generico al turismo.
Mentre da una parte è condivisibile che si debbano individuare approcci moderni per affrontare alcune criticità che il turismo porta con sé, è ugualmente indispensabile trattare questo settore economico con rispetto, perché non si può ignorare che la crescita economica del nostro territorio sia legata in modo indissolubile con la notorietà enogastronomica di Alba e la storia di Giacomo Morra ci insegna proprio questo.
Non dimentichiamo infatti che è proprio la natura ambiziosa, visionaria ed internazionale di Alba che ha favorito il suo sviluppo nei decenni.
E se potessimo spegnere la candelina sulla torta del primo compleanno del Museo del Tartufo, credo che il desiderio più importante da esprimere dovrebbe essere quello di potersi confrontare senza ideologia e senza preconcetti sul futuro del nostro turismo.
Serve abbandonare l’idea che il turismo enogastronomico sia un mondo di vezzi, sfarzi e divertimento, rispettando invece questo settore economico, fatto di impegno, lavoro e sacrificio che sul territorio impiega oltre 10.000 lavoratori, donne e uomini della nostra terra".
Emanuele Bolla