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Sport | 22 ottobre 2024, 13:36

Kickboxing: l’esordio nel professionismo di Alladio è una vittoria per KO a Zurigo

L’atleta di Villafalletto al suo primo incontro internazionale sconfigge un pluricampione. 21 anni pratica questo sport dall’età di 16 anni. "E' la mia passione. Un modo di vivere, tira fuori il meglio di me"

Andrea Alladio dopo la vittoria sul ring del Gladiators Night 8 allo Stadthalle di Dietikon ( Zurigo)

Andrea Alladio dopo la vittoria sul ring del Gladiators Night 8 allo Stadthalle di Dietikon ( Zurigo)

Kickboxing: Andrea Alladio 21 anni di Villafalletto, in una delle agguerritissime competizioni  del Gladiators Night 8 allo Stadthalle di Dietikon ( Zurigo), al suo quarto incontro nella categoria professionisti, si è guadagnato la vittoria KO alla seconda ripresa contro il pluricampione turco-svizzero Amin el Bey.

"Una soddisfazione per me, essendo il mio primo incontro internazionale e avendo avuto sul ring un avversario di questa caratura".

Il giovane atleta aveva vinto 2 anni fa a Milano il Campionato unificato W.B.F.C dilettanti, nella specialità  kickboxing K1, tra oltre 200 partecipanti di varie nazionalità.

Ma non c’era stato tempo per sedersi sugli allori e aveva immediatamente ricominciato gli allenamenti che lo hanno portato al professionismo, tre settimane fa.

"Ho iniziato questo sport dall’età di 16 anni ed è diventata la mia passione. Ormai da 4 anni faccio parte del a.s.d Team Fury gestito da Giuseppe Bongiovanni, saluzzese, campione italiano di ligtht  contact, pugilato, full conctact, low kick, K1 e più volte campione italiano di Muay thai o boxe thailandese".

Bongiovanni che si è ritirato dalle competizioni dopo 139 macth internazionali per dedicarsi all’allenamento di molti giovani, era presente all'incontro.

"Non ci lascia mai soli ed è  fondamentale la sua presenza all’angolo del ring, come coach e durante i minuti di riposo tra un round e altro".

Quanto si allena?  "Tutti i giorni in sedute da 2/3 ore per 1/2 volte al giorno dal lunedì al sabato sia di lavori tecnici tattici sia lavori di preparazione atletica, il quale servirà per condizionare l’atleta a supportare lo sforzo dell’incontro. In futuro parteciperemo ad un torneo a 4 atleti in Liguria contro avversari provenienti da tutta Europa".

Cosa rappresenta per lei questo sport?  “E’ un modo di vivere, quando sono sul ring penso sempre che la mia forza mentale sarà quella che mi porterà alla vittoria e in secondo piano quella fisica, inoltre per me la kickboxing è stata fin da subito valvola di sfogo ed è riuscita a farmi tirare fuori il meglio di me come persona.

C’è molta fatica negli allenamenti, una alimentazione scrupolosa da seguire, molto sacrificio e limitazioni nella vita sociale. Ma come aveva già detto 2 anni fa,  è gratificante e mi ripaga di tutto. E’ uno sport che mi ha fatto capire molte cose, penso di aver cambiato in positivo il mio carattere. Si è più sicuri in se stessi, nelle proprie capacità e obiettivi da raggiungere". 

VB

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