Al Direttore - 23 ottobre 2024, 18:57

La costruzione dei sottopassi a Racconigi tra perplessità e mancate risposte

Luigi Reynaudo presidente del Comitato di cittadini “per un sottopasso sostenibile” manifesta la preoccupazione della popolazione per le conseguenze della chiusura dei passaggi a livello e le scelte progettuali, mentre il sindaco Oderda tace e ignora le proposte migliorative

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,

a Racconigi il delicato tema della chiusura dei quattro passaggi a livello presenti in città e della loro sostituzione con un solo sottopasso veicolare ed un sottopasso pedonale crea sempre più perplessità tra quei cittadini che hanno preso consapevolezza delle conseguenze che ci saranno negli anni a venire.

Sono trascorsi ormai tre mesi dagli incontri pubblici organizzati prima dal Comitato e poi dall’Amministrazione comunale.

Il Comitato non ha comunque perso tempo e ha continuato a studiare le carte, ad assumere informazioni utili, a confrontarsi con gli uffici a vario titolo coinvolti nel procedimento.

Ad essi sono state presentate le proposte migliorative raccolte tra i cittadini, prima tra tutte la riduzione dell’altezza del sottopasso di via Caramagna dai previsti metri 5,00/5,30 a metri 4,00.

Con questa modifica il sottopasso sarebbe meno profondo e questo ridurrebbe i problemi idraulici derivanti dall’essere sotto il livello della falda acquifera e i rischi di allagamenti per l’effetto dei temporali violenti (c.d. bombe d’acqua).

Inoltre, le rampe veicolari di accesso sarebbero più corte e meno ripide. L’opera, in generale, sarebbe meno impattante, più semplice da costruire e anche meno costosa per RFI e per la Regione che la cofinanzia per circa 3 milioni di euro.

A distanza di qualche mese, dobbiamo riconoscere che il sindaco Oderda è rimasto purtroppo silente e pare non aver recepito alcuna delle nostre indicazioni di buon senso.

Dopo un incontro in Regione, ho compreso che le nostre proposte migliorative, pur essendo meritevoli di essere considerate, si arenano dinnanzi al grado di sviluppo del progetto che è ormai troppo avanzato per apportarvi modifiche anche potenzialmente condivise.

È qui sta il punto: la gerarchia istituzionale prevede che debba essere l’Ente locale l’organo deputato a raccogliere eventuali osservazioni e proposte migliorative provenienti dai cittadini per portarle poi, celermente, all’attenzione dell’organo superiore (Regione).

In sostanza è il sindaco il referente diretto e, in quanto rappresentante della comunità, egli deve prima studiare il progetto, poi ascoltare i cittadini, fare incontri per raccogliere le istanze e attivarsi nei tempi e nei modi corretti per trasmetterle agli Enti sovracomunali.

Ma tutto ciò non è accaduto e adesso gli Enti superiori hanno, giustamente, il diritto di dare per accettata la proposta progettuale messa sul tavolo sin dal 2020 che, in questo caso, consiste in un sottopasso dimensionato con le caratteristiche di una strada extraurbana provinciale, che però si porta dietro un serie di problematiche quando viene calata in un contesto urbano, dimensionalmente assai ridotto, come quello di via Caramagna.

Voglio essere schietto: ad oggi non ritengo vi siano più speranze di poter correggere la rotta tracciata, la Comunità racconigese è destinata a ricevere un sottopasso di dimensioni sproporzionate per il contesto in cui si trova e per questo soggetto a rischi di allagamento maggiori rispetto ad un sottopasso meno profondo.

Resta da decidere un ultimo tassello di questa storia: capire chi si assumerà i costi per la sorveglianza h24 e le responsabilità penali in caso d’incidente. Sarà il Comune di Racconigi oppure la Provincia di Cuneo? C’è da pensare che il sindaco Oderda, dopo aver accettato un sottopasso sovradimensionato, adesso cercherà di scaricare “la patata bollente” della gestione nelle mani della Provincia che, invece, da sempre dichiara che dismetterà la strada al Comune.

Sappiamo infatti che il Settore viabilità, da anni, argomenta la scelta in modo incontrovertibile, apportando dati tecnici, normativi e gestionali.

Ci sono anche dei precedenti, come il caso simile di Cavallermaggiore, dove il futuro sovrappasso della linea ferroviaria sarà dismesso dalla Provincia al Comune, che se ne assumerà la gestione.

Non si vedono quindi alternative, se non altro per un fatto di equità nei confronti di Cavallermaggiore, a che il Comune di Racconigi si assuma costi e responsabilità per la futura gestione dell’opera.

Costi che si sarebbero potuti ridurre se solo il sindaco Oderda avesse provato ad affrontare, nei giusti momenti, con Regione, con Rfi e con la Provincia questi argomenti invece di tacere per quattro anni ed intestarsi la “paternità politica” di un’opera strategica per la città ma che, se mal realizzata, potrebbe trasformarsi in pauroso “boomerang” per l’intera nostra collettività.

Sulle questioni ancora aperte, nel mese di novembre; il Comitato organizzerà una nuova serata pubblica d’informazione aperta ai cittadini, ne darò anticipatamente comunicazione agli organi di stampa.

Con viva cordialità.

Luigi Reynaudo

Presidente Comitato di cittadini “per un sottopasso sostenibile”