Agricoltura - 24 ottobre 2024, 16:20

Agrivoltaico, l'assessore regionale Marnati: “Delibera per rendere più restrittivi i vincoli nelle zone Unesco”

Paletti da parte delle opposizioni. In terza commissione si è anche discusso di contributi alla filiera del legno e delle assunzioni in Arpea

Quello delle superfici e delle aree idonee per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili è stato l’argomento che ha caratterizzato l’informativa dell’assessore regionale all’Energia, Matteo Marnati,  alla terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto.

Dopo aver illustrato le caratteristiche generali del decreto nazionale e come le stesse vadano declinate a livello regionale, l’assessore ha ricordato che il prossimo 28 ottobre ci sarà l’incontro con tutte le associazioni di categoria e di comuni, occasione in cui la Giunta prenderà atto della loro proposte in merito alla futura legge regionale relativa all’idoneità e inidoneità delle aree.

Lo stesso Marnati ha poi annunciato che a breve la Giunta regionale produrrà una delibera che andrà a rendere più restrittivi i vincoli per installare gli impianti agrivoltaici nelle zone Buffer Unesco, che sono le zone tampone atte a garantire un livello di protezione aggiuntiva ai beni e paesaggi riconosciuti patrimonio mondiale dell'umanità. Sono circa un centinaio i Comuni piemontesi interessati.

I consiglieri Pd Monica Canalis, Mauro Calderoni e Fabio Isnardi hanno chiesto alla Giunta “di velocizzare le consultazioni con gli stakeholders del territorio per rispettare la scadenza del 31 dicembre - data ultima in cui vanno individuate le aree per l'installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici - o in alternativa di promuovere una sospensiva delle autorizzazioni comunali, nell’attesa dell’approvazione della norma regionale”.

Mentre dalla Lega (Marco Protopapa e Gianna Gancia) giunge l’esplicito invito a prestare la massima attenzione all’invasione del fotovoltaico nei terreni agricoli essendoci già luoghi e aree idonei, Avs con Alice Ravinale, partendo dalla considerazione che dal Governo nazionale giungono già molti limiti, bisogna agire al fine di consentire una reale transizione energetica.

Dal M5s (Pasquale Coluccio e Alberto Unia) è poi giunta la proposta che i lavori di posa e di smontaggio a fine vita dell’impianto siano coperti da una polizza fidejussoria, mentre per Carlo Riva Vercellotti di Fdi la perimetrazione delle aree idonee al fotovoltaico e all’agrivoltaico non deve compromettere la vocazione agricola del Piemonte. Ci sono produzioni agricole non compatibili con l’agrivoltaico, ha ribadito Riva Vercellotti,  “per questo chiediamo la massima attenzione e con favore abbiamo raccolto la disponibilità e la cautela della Giunta”.

Filiera del legno

La Commissione ha dato parare favorevole all’unanimità alla proposta di atto della Giunta per l’erogazione di contributi alle imprese artigiane della filiera del legno.

Come ha spiegato l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, il provvedimento segue l’approvazione nella scorsa legislatura della specifica legge regionale per la valorizzazione della filiera.

“Si tratta di uno stanziamento di un milione e 80 mila euro per produrre investimenti e che verrà inserito all’interno del fondo unico dell’artigianato in modo da poter potenziare le varie misure. Il sostegno riguarderà i codici Ateco industria dei prodotti del legno e sughero e fabbricazione dei mobili con i relativi sottocodici” ha sottolineato.

Personale di Arpea

Superare il vulnus a livello parlamentare, in quanto ente strumentale, per giungere ad una dotazione adeguata della pianta organica. In precedenza la Commissione aveva audito le organizzazioni sindacali in merito alle criticità per procedere all’assunzione di personale da parte dell’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura (Arpea).

Diego Truffa (Cisl), Claudio Faidiga (Uil) e Roberto Loiacono (Cigl) hanno spiegato come attualmente operino 59 unità in carico all’agenzia e 9 provenienti dagli organici della Regione Piemonte.

Per affrontare adeguatamente i nuovi scenari operativi, a cominciare dalla riforma della Pac e dal trasferimento di nuovi servizi dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), ci si era dati l’obiettivo di un potenziamento strutturale con una pianta organica di 84 dipendenti, superando il regime del turn over i differenziali per permettere ai dipendenti regionali di transitare in Arpea.

Per delucidazioni è intervenuta Canalis (Pd), mentre Sacchetto ha annunciato la volontà di presentare all’attenzione del Consiglio regionale un documento per sollecitare Governo e Parlamento a modificare le norme che permetteranno di sbloccare la dotazione organica.

c.s.