In ricordo del 4 novembre 1918, data in cui entrò in vigore l'Armistizio di Villa Giusti, firmato con l’Impero Austro-ungarico, che sancì la fine della Prima Guerra Mondiale e permise all’Italia di rientrare nei territori di Trento e Trieste, la Città di Cherasco ha programmato le tradizionali celebrazioni. Questi eventi commemorativi si terranno in due giornate, con l'invito alla cittadinanza e agli studenti a partecipare attivamente.
Le celebrazioni inizieranno giovedì 31 ottobre, alle ore 8.45, con la deposizione delle corone d’alloro sulle lapidi del cimitero del Capoluogo e sui Monumenti ai Caduti delle frazioni cheraschesi.
Domenica 3 novembre, alle ore 10.30, Cherasco vedrà radunarsi i cittadini in piazza Caduti per la Libertà (davanti al Municipio) accompagnati dalla banda musicale "Mons. Calorio". Seguirà una Santa Messa in ricordo dei caduti presso la Chiesa parrocchiale di San Pietro.
Al termine della Messa, intorno alle ore 11.45, si terrà una sfilata commemorativa per le vie San Pietro e Cavour, con una sosta davanti a Palazzo Civico per deporre una corona d’alloro alla lapide dei Caduti Partigiani, Vittime Civili e Deportati di Cherasco. Successivamente, il corteo si sposterà al Monumento dei Caduti in piazza Vercellone (Madonnina) per l’alzabandiera, gli onori e la deposizione della corona d’alloro, accompagnati da allocuzioni commemorative.
Nella stessa giornata, le frazioni cheraschesi di Roreto, Bricco de’ Faule, Cappellazzo, Veglia, San Bartolomeo e San Giovanni onoreranno i loro Caduti con cerimonie che si terranno durante le funzioni religiose nelle singole Parrocchie e nei rispettivi cimiteri.
Il sindaco Claudio Bogetti e il comm. Gian Carlo Ciberti, responsabile coordinatore delle manifestazioni civili, rivolgono un appello alla comunità: "Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare, in particolar modo gli studenti delle scuole di diverso ordine e grado. Il 4 novembre è la data della fine del Primo conflitto mondiale, non dobbiamo dimenticare chi ha sacrificato la vita per la Patria ponendo le basi della democrazia e della libertà in cui viviamo. Il significato di queste celebrazioni, in un momento così difficile, con tanti conflitti in corso, assume ancora più importanza e deve far meditare affinché ognuno di noi possa contribuire, anche con piccoli gesti, a far sentire la nostra voce a favore della pace".