“Sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, nonostante l’impegno della Regione su questo tema, ci sono ampi margini di miglioramento, perché solo il 20% circa dei beni presenti è attualmente riutilizzato contro il 50% della Regione Lombardia . Per questo la commissione, in uno spirito di massima collaborazione, ha messo in piedi un ciclo di audizioni e confronti”. Lo afferma il Presidente della Commissione Legalità del Consiglio regionale, Domenico Rossi, al termine dell’odierna audizione dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
I beni confiscati in Piemonte sono 1.036 si cui 827 in amministrazione ANBSC e 209 già destinati.
(Fonte ANBSC - https://benidestinati.anbsc.it/infoweb Dal sito in aggiornamento è possibile scaricare l’elenco dettagliato dei beni confiscati)
Le aziende confiscate sono:
(Fonte ANBSC - https://aziendeconfiscate.camcom.gov.it/odacWeb/home# al link ulteriori dati su tipologia e settore attività)
30 provincia di TO
8 provincia di NO
2 provincia di AL
2 provincia di AT
2 provincia di BI
1 provincia di CN
1 provincia di VC
“E’ stato un confronto costruttivo e interessante - prosegue il Presidente - che merita ulteriori approfondimenti e per questo ascolteremo nuovamente l’ANBSC in commissione per entrare nel merito delle situazioni sui singoli territori. Da questo primo incontro sono emerse prassi e linee guida che potrebbero rivelarsi molto utili per potenziare i percorsi di riutilizzo”.
“Da un lato - aggiunge Rossi - la necessità di stanziare maggiori risorse, su questo solleciteremo la Giunta a finanziare adeguatamente il bando per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie destinato ai Comuni, aumentando la percentuale di finanziamento regionale per i piccoli comuni, dall’altro la necessità di un maggiore coordinamento tra istituzioni: il modello potrebbe essere quello già attivo in Lombardia con un gruppo di lavoro che comprenda ANBSC, Regione e ANCI. L’obiettivo potrebbe essere quello di arrivare ad avere un piano strategico di legislatura sul tema dei beni confiscati”.