- 03 novembre 2024, 00:00

AFP Verzuolo. Formazione, benessere, opportunità: una scuola per i giovani, accanto ai giovani

La direttrice Antonella Bernardi: "Una scuola professionale che risponde alle necessità del mondo del lavoro formando personale specializzato nei settori Meccanico d’auto e Saldocarpenteria”

Da settanta anni l'AFP, Azienda di Formazione Professionale di Dronero, è uno dei più importanti poli della formazione professionale in Piemonte. Conta quattro sedi (due a Dronero, una a Cuneo e una a Verzuolo), sessanta dipendenti, centoventi consulenti professionali e oltre duemila persone formate all'anno.

Oggi andiamo a conoscere il Centro di Formazione Professionale di Verzuolo che opera dal 1998 ed eroga percorsi formativi nel settore Meccanico d’auto e Saldocarpenteria. La direttrice è Antonella Bernardi, da 22 anni in servizio proprio a Verzuolo.


Entriamo nel dettaglio. Quali sono i numeri del CFP e quali i percorsi erogati agli studenti?

Il CFP di Verzuolo si trova in via Don Orione 41. Seguiamo circa 140 ragazzi suddivisi in sette classi. Abbiamo una cinquantina fra dipendenti e consulenti, personale di segreteria e servizi al lavoro.
La nostra azienda eroga percorsi formativi del settore meccanico: la qualifica triennale di Meccanico d’auto (auto elettrica e motoristica) e quella di Saldocarpenteria.
Inoltre, è attivo il Diploma (quarto anno) di Tecnico riparatore dei veicoli a motore, abilitante per le sezioni: Meccatronica, Carrozzeria e Gommista.
Garantisce altresì la formazione relativa alla saldatura, logistica, informatica, professioni socio-sanitarie e all’apprendistato. Presso il CFP è presente lo sportello di orientamento e quello dei Servizi al lavoro (SAL).

Una scuola prettamente maschile, eppure avete anche delle studentesse.

In questo momento abbiamo due ragazze, una nel settore Meccanico d’auto e una in Saldocarpenteria. Sono una minoranza ma si sono inserite bene. Nel corso degli anni ne abbiamo avute diverse: sono appassionate e quando arrivano al termine del percorso trovano lavoro nel settore che hanno scelto. Il corso più semplice per loro è quello della Meccanica d'auto: alcune lavorano, altre hanno proseguito per il diploma statale.

L'obiettivo, per una azienda come la vostra, è quella di insegnare un mestiere ai ragazzi. Qual è la percentuale di impiego per chi termina il percorso professionale?

Noi formiamo per la vita e per il lavoro e siamo molto orgogliosi di questo.
Tutti i nostri ragazzi, al termine del percorso professionale, trovano immediatamente lavoro e possono scegliere anche tra due/tre offerte lavorative.
Venite da noi, il lavoro ve lo troviamo. È la verità. I ragazzi che hanno manualità, trovano qui terreno fertile per sviluppare capacità, aumentare competenze e avere certezza del lavoro. A partire dalle ore in laboratorio a scuola, per continuare con le esperienze di stage e tirocinio estivo in azienda.
Ma non solo. Il nostro obiettivo è accompagnare i ragazzi in un percorso di crescita facendo loro acquisire soft skill, anch'esse utili a trovare lavoro al termine del percorso.
C'è l'aspetto laboratoriale con tante ore di pratica ma anche tante materie trasversali. Si punta tanto sull'una quanto sull'altra. Il mondo è veloce. Ed è importante saper fare, quanto sapersi trasformare. Ecco perchè vogliamo che si avvicinino anche al mondo della cultura, con partecipazioni agli eventi Scrittorincittà e Ponte del dialogo. Apprezzano molto questo aspetto, crescono, maturano e imparano.

Poi c'è un altro fattore non trascurabile. Si trova facilmente lavoro anche perchè in questi settori c'è carenza di manodopera.

Anche questo è vero. C'è tanta carenza di manodopera in entrambi i settori, Meccanico d’auto e Saldocarpenteria. Le aziende continuano a cercare, e c'è più offerta di lavoro che domanda. Chi collabora con noi, ci aiuta a far crescere i ragazzi attraverso gli stage e non se li fa di certo scappare.

Non a caso, tra gli eventi per il Settantenario di AFP, a Verzuolo avete presentato il rapporto con le aziende, organizzando un evento che ha messo al centro il tema del lavoro.

Il rapporto con le aziende del territorio è fondamentale.
I ragazzi del corso di Meccanica d'auto possono accedere a ore di stage in azienda nel secondo e terzo anno.
Per tutti gli studenti, alla fine del biennio, si può fare domanda di tirocinio estivo nei mesi di giugno e luglio. Le richieste sono molte.
Tanti decidono di approfittare perchè hanno voglia di fare e di imparare, e soprattutto di vedere cos'è il mondo del lavoro. Per alcuni di loro, il tirocinio rappresenta la prima esperienza lavorativa vera e propria.
Sul territorio lavoriamo con tutte le aziende che hanno voglia di investire sui giovani: le conosciamo tutte, dal bacino di Busca fino alla cintura torinese. Abbiamo tante aziende storiche che collaborano con noi: dalla Cital di Verzuolo alla Multitel Pagliero di Manta, da Garage Italia di Saluzzo all'Officina Eurocar 2000 di Busca.
La difficoltà è che abbiamo pochi ragazzi. Dovremmo averne di più per rispondere alle esigenze delle aziende.

L'età dei vostri ragazzi è quella critica. Il tasso di abbandono scolastico al CFP di Verzuolo è alto?

È molto basso. Abbiamo al massimo uno o due ragazzi all'anno che lasciano perchè capiscono subito che questo non è il pecorso giusto per loro. Di contro abbiamo molte richieste di chi vuole subentrare ad anno già cominciato.
Io credo molto nei ragazzi. Ci sono due attività che sono state lanciate quest'anno: lo sportello d'ascolto tenuto da una psicologa e le visite in azienda.
Il primo progetto vuole sostenere gli adolescenti nei momenti complicati. È un aiuto in più per farli stare meglio.
Il secondo promuove il contatto ravvicinato con il mondo del lavoro: piccoli gruppi di ragazzi vanno in azienda e vedono da vicino quello che andranno a fare.
Al CFP di Verzuolo teniamo molto al benessere dei ragazzi e ce la mettiamo davvero tutta.

Come gestite il rapporto con le famiglie dei vostri allievi?

Abbiamo un tutor che si occupa esclusivamente di mantenere i rapporti con i ragazzi e le famiglie. che fa da collante fra la scuola, gli studenti e i genitori. È un punto di forza del CFP. I ragazzi sono seguiti molto bene, e abbiamo un ottimo rapporto con le famiglie.

Famiglie e ragazzi avranno un'occasione importante per conoscere il CFP di Verzuolo nella scelta post-scuola media: il Salone dell'Orientamento nell'ex caserma Musso di Saluzzo venerdì 8 sabato 9 novembre.

Il Salone dell’Orientamento Scolastico nasce come presentazione dell'offerta formativa degli istituti di istruzione superiore del Saluzzese. Una due giorni nella quale tutte le scuole si riuniscono per incontrare le famiglie, e i ragazzi si fanno un'idea del loro futuro.

Ovviamente ci saremo anche noi. Nel nostro stand ci saranno attrezzature per far toccare con mano cosa si insegna al CFP di Verzuolo. Poi ci saranno diversi orientatori, tutor e ragazzi con cui confrontarsi per chiedere informazioni e magari prenotare anche una visita a scuola.

Inoltre avremo anche due giornate di porte aperte: sabato 14 dicembre e sabato 11 gennaio. I ragazzi potranno venire con le famiglie per conoscere la scuola e vedere i nostri laboratori. Ogni anno investiamo in nuove tecnologie e nuove attrezzature per essere sempre al passo coi tempi, sia nel settore Meccanico che Saldocarpenteria.

Lei è direttrice del CFP di Verzuolo dallo scorso anno, ma vanta una lunga esperienza in azienda. Oggi ricopre il ruolo di dirigente scolastico. Un lavoro non facile...

Sono in AFP da 22 anni, tutti trascorsi al Centro di Verzuolo. Ho una buona conoscenza del bacino e del territorio. Ho fatto diversi lavori all'interno adi AFP che mi hanno permesso di avere l'esperienza giusta per cercare di gestire al meglio tutto quelo che avviene al CFP.

Non è un lavoro facile ma posso contare su una squadra fantastica: andiamo tutti nella stessa direzione.

E poi mi piace stare con i ragazzi, anche se il mio ruolo mi porta ad essere severa. È bello vederli crescere: arrivano piccoli e spaventati e noi li accompagnamo nel loro percorso fino a quando entrano nel mondo del lavoro. Questa è la più grande soddisfazione. I ragazzi ti danno tanto e ti insegnano anche tanto.

I ragazzi tornano a trovarvi a distanza di anni?

Quella è la parte più bella. Spesso i ragazzi tornano a salutare e a ringraziare. E il loro grazie vale per noi tutto lo sforzo che ci mettiamo ogni giorno.