Curiosità - 03 novembre 2024, 15:21

Bra, prime vetrine addobbate: Natale prima arriva e meglio è

Secondo la scienza, chi fa l’albero di Natale già a novembre (o anche prima) è più felice

L’albero di Natale allestito nel centro di Bra

Esce la zucca, dentro l’albero di Natale. Molti iniziano a pensare alle feste all’indomani di Halloween, con largo anticipo visto che in questo preciso momento, in cui stiamo scrivendo, a Natale mancano poco più di 50 giorni. Ma siamo sicuri che sia sbagliato? Secondo uno studio dell’Università dello Utah e della Temple University chi predispone gli addobbi natalizi con largo anticipo, anche molto prima del 25 dicembre, è in generale più felice e aperto nei confronti degli altri.

La ricerca è stata confermata da Steve McKeown, psicologo e fondatore della McKeown Clinic che invita a proiettarsi in avanti, perché immergersi nell’atmosfera del Natale fa mantenere i contatti con il bambino che è in noi. «In un mondo pieno di stress e ansia - ha spiegato lo psicologo - la gente associa ciò che è correlato al Natale alla felicità, evocando forti sentimenti legati all’infanzia. Le decorazioni sono semplicemente un’ancora alle emozioni e all’eccitamento di quando eravamo bambini».

Dovremmo, quindi, iniziare a far brillare le nostre case nello spirito delle feste? La tradizione vuole che l’albero si prepari l’8 dicembre (giorno in cui si celebra l’Immacolata Concezione) lo sappiamo tutti. Ma i veri patiti del Natale, quelli osservati dalla ricerca, sicuro l’hanno già allestito. È il caso della cartoleria Grosso di Bra, che ogni anno anticipa l’atmosfera natalizia per un toccasana che scalda cuore. E poi, dopo aver decorato la casa, quand’è che si disfa tutto? In teoria l’Epifania tutte le feste se le porta via, e pure albero, palline e stelline varie. Poi vabbè, c’è la serie di quelli che l’albero non lo tolgono fino a marzo. Aprile magari.

Insomma, chi desidera circondarsi di allegria, lucine, canzoni di Michael Bublé e Mariah Carey ha un animo più fanciullesco, che tende alle emozioni dell’infanzia e al benessere provato da bambini.

La psicoterapista Amy Morin, invece, aggiunge che per alcune persone festeggiare il Natale è anche un modo per ricordare qualcuno amato che non c’è più: «Guardare l’albero decorato fa venire in mente com’era la vita quando insieme si aspettavano i regali da scartare. Per chi ha perso qualcuno, le vacanze fanno tornare la mente ai bei tempi passati».

Ma non è finita qui. Perché secondo una ricerca scientifica pubblicata sul Journal of Environmental Psychology appendere i festoni alla parte esterna delle porte di casa aiuta a mantenere un buon rapporto coi vicini, a essere più amichevoli.

Sempre secondo l’indagine, anche la corsa agli acquisti natalizi sta cambiando connotazione. La metà degli intervistati afferma di comprare i regali in anticipo rispetto a dieci anni fa, mentre il 45% non ha cambiato abitudini e solo il 6% pensa ai regali più tardi. In particolare, due italiani su tre iniziano gli acquisti per i propri cari già tra settembre e novembre.

Ultima, ma non per importanza, la credenza che concedersi qualche addobbo natalizio prima del tempo ci aiuti a migliorare il nostro sistema immunitario. Il motivo è presto svelato: se ci sentiamo felici, il nostro corpo rilascia endorfine, dopamina e serotonina nel nostro cervello, anche conosciuti come “gli ormoni della felicità”. Questi ultimi sono dei veri e propri analgesici naturali che aiutano a migliorare la nostra memoria, ad aumentare il nostro livello di energia, a ridurre la depressione e… a rafforzare il nostro sistema immunitario! L’avreste mai detto? E voi quando fate l’albero?

Silvia Gullino