Riceviamo e pubblichiamo.
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Egregio direttore, ci scusi se siamo tanti firmatari, tra cui sindaci e consiglieri comunali, ma sentiamo come un dovere sottoscrivere questa lettera aperta.
Come ogni anno la comunità cuneese della destra politica celebra la data del IV Novembre. E’ una celebrazione, non una commemorazione, poiché questa è una data che allo stesso tempo fa memoria della nostra storia collettiva, invigorisce l’amor di Patria ed è garanzia di sicurezza per il nostro futuro nazionale.
La data del IV Novembre ha un alto e ampio significato: è il ricordo di una grande vittoria militare che ha dato all’Italia un ruolo di protagonista fra le Nazioni moderne; è la coscienza dell’unità nazionale e morale di tutti gli Italiani; è il riconoscimento dell’indispensabile valoroso presidio delle Forze Armate a difesa e affermazione dei princìpi di indipendenza, libertà e sicurezza.
Purtroppo, la faziosità ideologica e politica hanno reso per molti cittadini italiani il IV Novembre una celebrazione quasi desueta, ridotta al rango di festa secondaria in giorno feriale. Anni e anni di propaganda antinazionale mai sufficientemente arginata, di condanna sistematica degli eventi bellici del passato, perché avvenuti dalla “parte sbagliata”, di dissacrazione del valore dei Combattenti italiani, di discriminazione dei Caduti, stanno riducendo in molti casi la giornata del IV Novembre in una mesta commemorazione da parte di cittadini perlopiù anziani, e in una rituale parata di consuetudine delle Istituzioni e delle Associazioni d’Arma.
Noi invochiamo che dal IV Novembre emerga un segnale evidente della volontà di riemergere dell’intero popolo italiano sul piano civile, sociale e morale. Nella giornata dedicata alle Forze Armate bisogna rinsaldare volontà e sentimenti che rafforzino il filo che unisce il nostro passato storico al presente e al nostro futuro. Questo proposito unitario sostenga l’impegno e il sacrificio dei nostri militari di ogni ordine e grado sia sul territorio nazionale che nelle missioni nelle zone di guerra all’estero.
A conferma dei nostri intendimenti patriottici esortiamo i Cuneesi a riaffermare con consapevolezza l’identità di italiani, partecipando in questa ricorrenza alle varie manifestazioni pubbliche ed esponendo il Tricolore d’Italia ai balconi e alle finestre delle proprie abitazioni.
Paolo Chiarenza, Guido Giordana, gen. Antonio Zerrillo, Ambrogio Invernizzi, Carla Sapino, Maurizio Paoletti, Maurizio Occelli, Bruno Viale, Luca Ferracciolo, Marco Bassino, Paolo Barabesi, Rosalia Grillante, Emiliano Negro, Mario Pinca, Mario Franchino, Matilde Esposito, Montalbano Maria Grazia, Mauro Vannucci, Alberto Anello.