Attualità - 04 novembre 2024, 16:38

Razza piemontese, Coldiretti Cuneo chiede applicazione della legge contro le pratiche sleali

Enrico Nada e Fabiano Porcu ribadiscono l’assoluta urgenza di determinare il costo di produzione, sia a ciclo chiuso sia a ciclo aperto. E chiedono la revisione del sistema Classyfarm

I nostri allevatori non possono e non devono lavorare sotto i costi di produzione. Sono tutti imprenditori e, quindi, gli aspetti economici e reddituali sono i parametri più importanti, ma entra in gioco anche la dignità di tutto il sistema. È quanto afferma Coldiretti Cuneo nel chiedere di avere gli elementi necessari per applicare la legge contro le pratiche sleali.

Coldiretti ha da sempre spinto per poter avere un riferimento ufficiale rispetto ai costi di produzione della Razza Piemontese. La certificazione del costo di produzione, infatti – afferma Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo – è il tassello fondamentale della normativa sulle pratiche sleali, il Decreto legislativo 198/2021, che prevede che i prezzi pagati agli imprenditori agricoli non scendano mai sotto i costi di produzione”.

Sappiamo che si sono concluse da alcuni giorni le rilevazioni, da parte degli Organi ufficiali, dei dati presso le aziende agricole che allevano bovini di Razza Piemontese per la determinazione del costo di produzione, sia a ciclo chiuso sia a ciclo aperto” sostiene il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu, che ricorda: “Coldiretti è stata la prima ed unica Organizzazione a voler applicare il Decreto contro le pratiche sleali già mesi fa con la denuncia alla multinazionale francese Lactalis che ha violato la norma”.

La revisione del sistema Classyfarm

Rivedere il sistema Classyfarm in base alle necessità della razza bovina Piemontese: Coldiretti Cuneo ha anche chiesto conto circa le modifiche che, già nel corso del 2024, sono state effettuate alla PAC, nella sua applicazione a livello nazionale. “Per consentire alle imprese zootecniche di poter rientrare tra i beneficiari delle risorse della PAC, è necessario tener conto delle peculiarità della razza bovina Piemontese. Per questo Coldiretti e Anaborapi stanno lavorando per cercare di trovare una soluzione alla problematica, avvalorata da autorevoli pareri scientifici”, spiega Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.

Questa revisione è fondamentale poiché il nostro comparto zootecnico è un grande patrimonio da tutelare, dal punto di vista della biodiversità e dell’ambiente. La razza Piemontese, in particolare, oltre ad essere tra le razze storiche più famose, ha una fondamentale valenza economica sul territorio” ricorda Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo.

comunicato stampa