Per il ricondizionamento dei pozzi irrigui è importante introdurre un ampio periodo di proroga rispetto al 31 dicembre 2024. È quanto ha chiesto la Coldiretti con una specifica lettera all’Assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni, viste le difficoltà tecniche e amministrative legate a tale tipologia di intervento.
“Insieme a questa richiesta è necessario anche individuare specifiche risorse economiche per la realizzazione dei pozzi poiché l’intervento SRD01 del CSR 2023-2027 non è stato sufficientemente adeguato. Le nostre imprese si sono trovate a dover compiere tali operazioni sui pozzi in un periodo caratterizzato da significative criticità, con l’andamento dei mercati completamente stravolto, per cui bisogna, inevitabilmente, tener conto dello sforzo economico che si richiede pur nella convinzione che, dal punto di vista ambientale, sia opportuno intervenire” dichiara Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo.
“Abbiamo visto, in particolare nelle campagne agrarie del 2022 e del 2023, il livello di danni che ha comportato la siccità per cui, anche in considerazione dei potenziali effetti che, a conclusione della fase di sperimentazione, potrebbero derivare dall’effettivo passaggio dal Deflusso Minimo Vitale al Deflusso Ecologico, si rileva la valenza che possono ricoprire i pozzi nell’ambito del processo di approvvigionamento dell’acqua” afferma il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.