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Curiosità | 07 novembre 2024, 13:55

Concorso "Luoghi del Cuore FAI", è record di votanti per il dodicesimo censimento: già 450mila i voti

C'è tempo sino al prossimo 10 aprile per partecipare. Nessun "luogo del cuore" della Granda supera la 260esima posizione della classifica generale

Il santuario di San Costanzo al Monte

Il santuario di San Costanzo al Monte

A meno di due mesi dal lancio del 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, la partecipazione di chi ama il patrimonio di storia, arte e natura dell’Italia e desidera salvaguardarlo è straordinaria. Già 450.000 voti online e cartacei sono stati raccolti finora (il voto prosegue fino al 10 aprile 2025 su iluoghidelcuore.it e mediante i moduli cartacei scaricabili dal sito): uno dei migliori risultati iniziali mai registrati in vent’anni di programma. 

Migliaia di persone hanno segnalato ad oggi oltre 20.000 luoghi e molti si stanno unendo per promuovere la raccolta voti; partecipano associazioni ed enti già costituiti, dalle Pro Loco a realtà culturali ben radicate sui territori, come pure Comuni, Parrocchie e scuole, ma nascono anche molti gruppi e comitati ad hoc, spesso ampiamente partecipati dalla società civile: sono 105 quelli attivi al momento, presenti in 18 regioni. Una mobilitazione virtuosa e carica di ottimismo, che anima ogni angolo del Paese – la prima regione per numero di voti raccolti finora è la Lombardia, seguita da Puglia e Veneto – e coinvolge adulti e ragazzi, italiani e stranieri, ovvero chiunque abbia a cuore un luogo e voglia fare la propria parte per contribuire a salvarlo, curarlo, valorizzarlo e dargli un futuro.

La classifica provvisoria

La classifica provvisoria rispecchia la vastità e la sorprendente varietà del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano e i numeri registrati finora mostrano che da nord a sud della Penisola, dalle grandi città ai piccoli paesi, dalle pendici delle Alpi fino al Mar Mediterraneo, “I Luoghi del Cuore” si afferma sempre di più come un concreto ed efficace strumento a disposizione delle comunità per valorizzare, e addirittura rivitalizzare, i propri territori. Il programma, infatti, interviene non solo attraverso il sostegno diretto a favore di alcuni luoghi – quest’anno i contributi messi a disposizione per il sostegno ai progetti salgono a 600.000 euro in totale e il primo classificato si aggiudica 70.000 euro, il secondo 60.000 euro, il terzo 50.000 euro – ma anche grazie alla capacità di innescare processi virtuosi che portano a positivi impatti economici, sociali, culturali e ambientali. 

Come ha evidenziato la ricerca sulla Valutazione d’impatto del programma I Luoghi del Cuore – curata da Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura in occasione del ventennale dell’iniziativa del FAI e presentata a settembre – l’effetto benefico del programma è tangibile non solo per i luoghi vincitori, bensì anche per i luoghi che raccolgono almeno 2.500 voti e che, dopo ogni censimento, vengono selezionati come beneficiari di un contributo previa presentazione di un progetto di restauro o valorizzazione all’apposito Bando. In particolare nei territori più fragili, nei piccoli Comuni e nelle aree interne, “I Luoghi del Cuore” è in grado di supportare e stimolare, a partire dal sostegno a un luogo amato dalla comunità su cui insista un progetto meritevole, un decisivo sviluppo di politiche sociali ed economie locali, portando innovazione e nuova conoscenza.

Tra i Luoghi del Cuore "targati Cuneo" quello che raggiunge la posizione più alta - 261° posto - è il santuario di San Costanzo al Monte di Villar San Costanzo. Poco distanti il Castello della Manta (267° posto) e la chiesa parrocchiale di Borgo San Dalmazzo (286° posto). In classifica al 330° posto figura anche la ferrovia delle meraviglie Cuneo-Ventimiglia-Nizza, vincitrice del concorso nell'edizione del 2020.

Il podio

Sul podio provvisorio dei luoghi più votati ci sono la Scuola militare Nunziatella a Napoli, fondata nel Settecento e tra le più antiche al mondo, e la sua Chiesa, realizzata nel Cinquecento e rimaneggiata nel 1736 dall’architetto Ferdinando Sanfelice, un gioiello del Rococò napoletano che oggi necessita di alcuni restauri; la Fontana Antica di Gallipoli (LE), con la pregevole facciata di età rinascimentale, riccamente decorata con scene tratte dalla mitologia classica, votata affinché possa essere protetta dalle intemperie e conservata; la cinquecentesca Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro a Lerici (SP), affacciata sul Golfo dei Poeti e incastonata tra le scogliere, nel contesto di un paesaggio che per secoli è stato fonte di ispirazione per artisti, scrittori e intellettuali, ora bisognosa di interventi di consolidamento e recupero. Ancora, al quarto posto della classifica provvisoria si trova il Castello di Feltre (BL), imponente fortilizio che sin dal XII secolo domina sul centro abitato, utilizzato a fini militari fino al Cinquecento quando divenne sede del Consiglio comunale, segnalato da molti che lo vorrebbero maggiormente tutelato e valorizzato. Il quinto posto è per Villa Bonelli a Barletta (BT), dimora privata di inizio Ottocento in stato di abbandono e degrado: un tempo luogo di aggregazione, perché alla villa era annessa una cappella aperta ai fedeli, i suoi sostenitori vorrebbero recuperarla e restituirla alla comunità. 

Tra i luoghi più votati a oggi ci sono, ancora, complessi religiosi, borghi, aree agricole, ferrovie storiche, parchi urbani e, addirittura, beni insoliti come un piroscafo a vapore della fine degli anni Venti, ormeggiato sul Lago d’Iseo, un albergo in legno nella Sila catanzarese, oggi abbandonato ma testimone di un importante passato turistico per questa zona di montagna, ma anche la porta di una cattedrale medievale e un piccolo museo che racconta una curiosa tradizione secolare di lavorazione della pietra. Moltissimi, e posizionati anche in alta classifica, i luoghi ambientali, a testimonianza di quanto la tutela della natura sia un’esigenza capace di mobilitare sempre più persone. 

comunicato stampa

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